Advertisement

Il cardinale Re, che la Chiesa sia sempre “casa e scuola di comunione”

Nella omelia della messa " Pro eligendo Pontifice" il cardinale chiede che lo Spirito Santo renda, Cardinali elettori concordi nell’elezione del Papa di cui ha bisogno il nostro tempo

La messa Pro eligendo |  | Vatican Media
La messa Pro eligendo | Vatican Media
La messa Pro eligendo |  | Vatican Media
La messa Pro eligendo | Vatican Media

La basilica non è affollata ma c'è tutto il Vaticano presente. La Messa "pro eligendo" è un appuntamento importante e in tanti cercano nella parole della omelia delle indicazioni su chi sarà il nuovo Papa. Il rito è rigorosamente previsto dall' Ordo Rituum Conclavis del 2000. In latino ovviamente. Concelebrano tutti i cardinali, anche quelli che non votano, per gli elettori il conclave è già iniziato con l'arrivo a Santa Marta ieri sera. La valigia è pronta per una settimana, ma è solo per scrupolo, dicono.

La messa è solenne come prevede l'Ordo, il colore delle vesti è il rosso, il colore non più del lutto, ma dello Spirito Santo. L'omelia la tiene il decano del Collegio Cardinalizio, che anche in questo caso come nel 2013 quando decano era il cardinale Sodano, non entra in conclave per motivi di età. Il cardinale Re, 91 anni compiuti, ha gestito la Sede Vacante anche con la esperienza.

Ed ecco la sua riflessione dedicata all' amore, seguendo la pagina del Vangelo di Giovanni proposto dalla liturgia: "Fra i compiti di ogni successore di Pietro vi è quello di far crescere la comunione: comunione di tutti i cristiani con Cristo; comunione dei Vescovi col Papa; comunione dei Vescovi fra di loro. Non una comunione autoreferenziale, ma tutta tesa alla comunione fra le persone, i popoli e le culture, avendo a cuore che la Chiesa sia sempre “casa e scuola di comunione”. È inoltre forte il richiamo a mantenere l’unità della Chiesa nel solco tracciato da Cristo agli Apostoli. L’unità della Chiesa è voluta da Cristo; un’unità che non significa uniformità, ma salda e profonda comunione nelle diversità, purché si rimanga nella piena fedeltà al Vangelo".

Il richiamo è a Paolo VI, alla "Civiltà dell'amore". E poi al Trittico Romano di Giovanni Paolo II, poesie scritte in Sistina guardando gli affreschi di Michelangelo, e che "auspicava che, nelle ore della grande decisione mediante il voto, l’incombente immagine michelangiolesca di Gesù Giudice ricordasse a ciascuno la grandezza della responsabilità di porre le “somme chiavi” (Dante) nelle mani giuste". La preghiera per "il Papa che meglio sappia risvegliare le coscienze di tutti e le energie morali e spirituali nella società odierna, caratterizzata da grande progresso tecnologico, ma che tende a dimenticare Dio. Il mondo di oggi attende molto dalla Chiesa per la salvaguardia di quei valori fondamentali, umani e spirituali, senza i quali la convivenza umana non sarà migliore né portatrice di bene per le generazioni future". E poi l'appello a Maria, che "intervenga con la sua materna intercessione, perché lo Spirito Santo illumini le menti dei Cardinali elettori e li renda concordi nell’elezione del Papa di cui ha bisogno il nostro tempo".

Nella preghiera dei fedeli si pensa ai cardinali, ma anche agli gli oppressi, al Papa defunto, e si chiede che tra coloro che costituiscono la famiglia dei figli di Dio regni la pace e la concordia.

Advertisement