Oggi per le Note Storiche,
Le dodici congregazioni generali tenute dai cardinali hanno preparato il terreno in vista del conclave chiamato ad eleggere il successore di Papa Francesco. Molti dei temi sollevati dai porporati, e riportati nei briefing e nei comunicati diffusi dalla Sala Stampa della Santa Sede, hanno evidenziato temi e priorità che il nuovo Pontefice dovrà affrontare.
La basilica non è affollata ma c'è tutto il Vaticano presente. La Messa "pro eligendo" è un appuntamento importante e in tanti cercano nella parole della omelia delle indicazioni su chi sarà il nuovo Papa.
È una cella spoglia, di tre metri per tre, con i soffitti bassi, una finestrina piccolissima, e pareti nude. La “stanza delle lacrime” è la sacrestia della Cappella Sistina. La chiamano così perché si dice che ogni nuovo Papa, una volta eletto, quando vi entra scoppia a piangere, consapevole del peso dell’incarico che vi ha accettato.
Sono 27 i cardinali elettori che provengono da Asia ed Oceania, più precisamente 23 dall’Asia e 4 dall’Oceania. Nel 2013 erano presenti in conclave solo 10 porporati asiatici e 1 dell’Oceania.
Siamo giunti alla decima Congregazione dei Cardinali. Oggi doppio appuntamento. I lavori infatti si sono svolti questa mattina e ora proseguiranno nel pomeriggio, alle ore 17.
Sono 18 i cardinali elettori provenienti dall’Africa, anche se due di loro sono europei. Rispetto al conclave che ha eletto Papa Francesco la presenza africana è molto più corposa: nel 2013 erano 11 i porporati elettori africani, sette in meno rispetto ad oggi. Vista l’assenza annunciata del Cardinale kenyota John Njue, Arcivescovo emerito di Nairobi, gli elettori in Sistina saranno 17.
Dall’America centro-meridionale arriveranno in conclave complessivamente 21 cardinali elettori: 4 dal Centro America e 17 dal Sud America.
Sono 16 i cardinali provenienti dall’America del Nord che il 7 maggio entreranno nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Papa.
Oltre ai 17 italiani, a completare il gruppo europeo nel conclave che si aprirà il 7 maggio ci sono altri 36 cardinali (35 con l’assenza annunciata di Antonio Canizares Llovera).
Si è tenuta oggi la settima Congregazione dei Cardinali che già durante la mattinata ha reso note due importanti questioni procedurali. Ovvero che “i cardinali eccedenti al limite dei 120 hanno il diritto di eleggere il nuovo Papa” e il “ringraziamento” al Cardinale Becciu per il suo passo indietro.
“Avendo a cuore il bene della Chiesa, che ho servito e continuerò a servire con fedeltà e amore, nonché per contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave, ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza”. E’ quanto ha dichiarato il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, annunciando il passo indietro circa la sua eventuale presenza come porporato elettore nel conclave che inizierà il 7 maggio prossimo.
Con l’assenza annunciata del Cardinale Antonio Canizares Llovera, Arcivescovo emerito di Valencia, saranno 134 i cardinali elettori che nel pomeriggio di mercoledì 7 maggio entreranno nella Cappella Sistina per eleggere il nuovo Romano Pontefice, successore di Papa Francesco.
La quinta congregazione generale dei cardinali ha deciso che il conclave inizierà nel pomeriggio del 7 maggio. La mattina sarà celebrata la Messa Pro eligendo Romano Pontifice nella Basilica Vaticana. Lo ha confermato Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede.
Impegnati nelle congregazioni generali e nelle celebrazioni dei novendiali, i Cardinali di Santa Romana Chiesa - o almeno alcuni di loro - trovano anche il tempo per impegni extra, collegati comunque all’elezione del nuovo Romano Pontefice.
E’ la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis – redatta da Giovanni Paolo II nel 1996 e modificata da Benedetto XVI nel 2013 – a stabilire le norme da osservare durante la vacanza della Sede Apostolica e la successiva elezione del Romano Pontefice.
Sono 13 i cardinali che nel corso del 2024 compiranno 80 anni e che pertanto, a norma del diritto, non potranno partecipare ad un futuro conclave.
Dunque a settembre del 1823 si celebra il conclave da cui esce papa Annibale della Genga, nobile marchigiano.
Per il primo conclave al Quirinale doveva anche essere rivista la ritualità e tutta la organizzazione che lo rende valido e religioso.
Il Conclave che elesse Leone XII nel 1823 non si svolse in Vaticano dove siamo ormai abituati a veder svolgere il rito della elezione del Papa, ma al Quirinale.