Colombo , giovedì, 8. maggio, 2025 10:00 (ACI Stampa).
Sono stati 270 i morti degli attentati in Sri Lanka della Pasqua del 2019, e 167 di loro erano cristiani, accorsi nelle tre chiese colpite per celebrare la Resurrezione del Signore. Questi 167 martiri della fede saranno ufficialmente iscritti nel Catalogo dei “Testimoni della fede” del XXI secolo.
Il catalogo è stato redatto dal Dicastero delle Cause dei Santi in occasione del Giubileo del 2000, e la decisione di iscrivere le vittime dell’attentato nel catalogo è stata annunciata dal Cardinale Malcolm Ranjith, arcivescovo di Colombo, in una vegli nella chiesa di Sant’Antonio.
Ranjith, che non ha mai smesso di battersi perché la verità sulle stragi di Pasqua fosse appurata, anche prendendo posizioni dure contro il governo. Il cardinale ha anche aggiunto che l’inclusione delle 167 vittime degli attentati nel catalogo è dovuta al fatto che il crimine contro di loro è stato commesso “in odio alla fede”, che è poi la formula che viene usata nei processi di canonizzazione per confermare il martirio dei candidati alla Santità.
Oltre ai 167 cattolici che sono stati inclusi nel catalogo, vengono ricordate anche sette vittime di altre fedi.
La chiesa di Sant’Antonio era una delle due chiese cattoliche colpite dagli attacchi del 21 aprile 2019, insieme a quella di San Sebastiano a Negombo, un tempio protestante e tre hotel.