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Il Dicastero per il Dialogo Interreligioso ai Buddisti: continuiamo l'impegno per il dialogo tra le religioni

Un Messaggio del Dicastero per il Dialogo Interreligioso ai Buddisti in occasione della Festa di Vesak 2025

Il logo per la festa del Vesak 2025 | Il logo per la festa del Vesak 2025 | Credit Unione Buddhista Italiana Il logo per la festa del Vesak 2025 | Il logo per la festa del Vesak 2025 | Credit Unione Buddhista Italiana

"Cari amici buddisti, Come negli anni passati, vi porgiamo prontamente i nostri più sentiti saluti e auguri in occasione della gioiosa celebrazione del Vesak. Questa festa sacra, che commemora la nascita, l'illuminazione e il transito del Buddha, ha un profondo significato spirituale per voi. Quest'anno i nostri auguri sono ulteriormente arricchiti dallo spirito del Giubileo, che per noi cattolici è un tempo di grazia, riconciliazione e rinnovamento spirituale", con queste parole inizia il Messaggio del Dicastero per il Dialogo Interreligioso, rivolto ai Buddisti in occasione della Festa di Vesak 2025 che commemora i principali avvenimenti della vita di Buddha. Il testo del Messaggio è a firma del Prefetto del Dicastero, il cardinale George Jacob Koovakad , e del Segretario dello stesso dicastero, Monsignor Indunil Janakaratne Kodithuwakku Kankanamalage.

 

Nel Messaggio - reso noto dalla Sala Stampa Vaticana - si legge: "Come partner in cammino nel dialogo, vi salutiamo anche nello spirito della Nostra Aetate, l'innovativa Dichiarazione del Concilio Vaticano II sul rapporto della Chiesa con le religioni non cristiane, di cui quest'anno celebriamo il sessantesimo anniversario. Dalla sua promulgazione nel 1965, la Nostra Aetate ha reso più profondo il nostro impegno con le tradizioni di altre religiose". Continua l'impegno per il dialogo che “è ulteriormente confermato dal riconoscimento positivo espresso in Nostra Aetate nei confronti della vostra tradizione”. Poi: "Per voi, il cammino buddista verso la liberazione comporta il superamento dell'ignoranza, della brama e della sofferenza attraverso l'intuizione, la condotta etica e la disciplina mentale. Il viaggio verso il Nibbana - la libertà definitiva dal ciclo di nascita, morte e rinascita - evidenzia il potere trasformativo della saggezza e della compassione. Questo desiderio di vera liberazione trova una profonda risonanza nella nostra comune ricerca della verità e della pienezza di vita, e si allinea con gli insegnamenti delle nostre rispettive tradizioni".

 

Infine, lo sguardo al presente: “Nel nostro tempo, segnato da divisioni, conflitti e sofferenze, riconosciamo l'urgente necessità di un dialogo liberatorio, che non si limiti alle parole ma che sia capace di tradurre quelle parole in azioni concrete per la pace, la giustizia e la dignità di tutti”. Il mondo contemporaneo - sottolinea il messaggio - "è gravato da ingiustizie, conflitti e incertezze sul futuro. Tuttavia, restiamo convinti della profonda capacità delle religioni di offrire risposte significative agli "enigmi irrisolti dell'esistenza umana". Il dialogo che si svolge tra noi serve a comunicare i tesori delle nostre tradizioni religiose e ad attingere alla loro saggezza per affrontare le pressanti sfide del nostro tempo".

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