Roma , giovedì, 22. maggio, 2025 16:00 (ACI Stampa).
L’iconografia è nota a tutti: santa Rita con una rosa in mano; santa Rita con una spina sulla fronte. Ma da dove nasce questa immagine? Cerchiamo, allora, di capire il perché molti pittori hanno ritratto così la santa di Cascia.
Iniziamo con il segno della spina. Rita, dopo la morte del marito e dei suoi due figli, diviene monaca agostiniana presso il monastero di Santa Maria Maddalena di Cascia, il monastero che poi recherà il suo stesso nome. La giovane religiosa passa ininterrotte ore in preghiera, in contemplazione soprattutto della Passione di Cristo. Ed è proprio durante il periodo liturgico incentrato sulla Passione di Cristo, il Triduo pasquale, che avviene quello che per tutti rimarrà come “il prodigio della spina”. Secondo la tradizione avvenne la sera del 18 aprile 1432, Venerdì Santo. In un momento di preghiera, la santa riceve sulla propria carne i segni della Passione: una spina della corona del Crocifisso davanti al quale sta pregando si stacca e giunge sulla sua fronte, entrando così nella sua carne.