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In busta paga i dipendenti vaticani hanno trovato la "elargizione straordinaria di Papa Leone XIV".

Torna una tradizione che Papa Francesco aveva interrotto

Papa Leone XIV |  | Vatican Media Papa Leone XIV | | Vatican Media

Elargizione straordinaria Leone XIV. Con questa dicitura i dipendenti vaticani hanno trovato in busta paga a fine maggio 500 euro. Una bella sorpresa che ripristina la normalità. Si perché da anni la tradizione pontificia era quella di dare delle "gratifiche" ai dipendenti nel periodo della Sede Vacante e da parte del nuovo Papa.

Anzi, ai tempi di Paolo VI addirittura l'uso era di un doppio stipendio. Pensate nel 1978 con due nuovi pontefici. Ma certo erano altri tempi si può dire e il Vaticano non aveva i problemi economici di oggi. Nel 2005 comunque con la Sede Vacante dopo la morte di Giovanni Paolo II arrivarono mille euro per la Sede Vacante a tutti i dipendenti e Benedetto XVI ne elargì 500. E già alcuni si lamentarono. Immaginate lo sconforto nel 2012 di non ricevere nulla. Il Papa non era morto, aveva rinunciato e sicuramente c'era un o' meno lavoro in Sede Vacante, ma il nuovo Papa , Francesco, decise comunque di non dare nulla i dipendenti. Il portavoce vaticano dell’epoca, padre Federico Lombardi, spiegò che: "data la difficile situazione economica generale, non è apparso possibile né opportuno gravare i bilanci degli enti vaticani di una considerevole spesa straordinaria non prevista". Non previsto è ovvio, non si sa mai in anticipo quando un Papa muore o rinuncia. Ma certo non fu una mossa felice. Il papa- disse Lombardi-" ha stabilito che al posto della tradizionale gratifica “venga fatta una elargizione per alcuni enti assistenziali e caritativi attingendo ai fondi disponibili per la carità del Papa, come segno dell'attenzione della Chiesa per le molte persone in difficoltà”. Sta di fatto che poi negli anni ha dovuto introdurre un bonus di 300 euro per le famiglie numerose dei dipendenti, proprio per calmare i malumori.

Certo problemi finanziari la Sante Sede ne ha ancora, ma è anche vero che certe tradizioni alla lunga rendono più di qual che costano.

E così nella busta paga di giugno 2025 i dipendenti vaticani hanno trovato 500 euro di elargizione da parte di Leone XIV.  É un modo per dire grazie soprattutto per coloro che in questo mese hanno lavorato di più, e che non sempre ricevono gli straordinari.

Poco dopo la "protesta" quando gli stessi lavoratori vaticani avevano rivolto un appello al nuovo Pontefice riguardo l’aumento degli stipendi.

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In Vaticano lavorano circa 5mila persone, tra di loro 700 dipendenti dei Musei Vaticani, principale fonte di entrate per il Governatorato, i 150 dell’Archivio e della Biblioteca Apostolica e i 50 della storica farmacia vaticana. Infine, i giornalisti dei media vaticani, il personale della libreria, dei magazzini di abbigliamento, dei distributori di carburante e dell’ufficio postale, e il personale laico e religioso della Santa Sede.

Le casse vaticane non godono di buona salute: l’ultimo bilancio pubblico della Santa Sede, è del 2023, anno in cui aveva avuto quasi 68 milioni di euro di perdite.

Per limare queste perdite, Bergoglio aveva attuato diversi tagli, come lo stipendio ai cardinali (che fu abbassato del 10% nel 2021 e una riforma delle pensioni che generò molti malumori tra i dipendenti laici.

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