Roma , venerdì, 30. maggio, 2025 14:00 (ACI Stampa).
Giovanna d'Arco, santa ed eroina. E non poteva che ispirare diversi registi dell'arte cinematografica. La sequela di film che hanno visto protagonista la Punzella d'Orléans è vasta. Il primo film che ha narrato per immagini la storia della santa francese risale al 1916: è Joan the Woman , del 1916, piccolo gioiello del cinema muto, diretto da Cecil B. DeMille. Il film gioca su un confronto temporale tra il Medioevo francese e la Prima Guerra Mondiale. Una particolarità? Per alcune sequenze il regista ricorse al colore con un procedimento meccanico di impressione, messo a punto con gli ingegneri della Paramount, al quale fu dato il nome di “procedimento DeMille-Wyckoff”.
Anche uno dei maestri della settima arte, Carl Theodor Dreyer, si è imbattuto nella figura della giovane santa: il risultato è La passion de Jeanne d'Arc (1928) , capolavoro del muto, vertice nella carriera del regista danese. I primi piani dei personaggi (che si occupano quasi metà del film) risolvono l'arduo problema del film storico: col primo piano compensa il tempo con lo spazio e riporta al presente lontani fatti storici. Una colonna sonora davvero speciale: musiche di Albinoni, Vivaldi, Scarlatti, Bach si alternano all'interno del film.
E veniamo agli anni '40. Siamo precisamente nel 1948 e Victor Fleming dirige la sua Giovanna d'Arco : nel ruolo di Giovanna d'Arco la famosa attrice Ingrid Bergman. La pellicola è basata sul dramma di Broadway, Giovanna di Lorena, di Walter Wanger. Il film si chiude sulle immagini del rogo della santa. E sempre la Bergman vestirà nuovamente i panni della santa nella Giovanna d'Arco al rogo (1954) diretta da Roberto Rossellini . Il testo, messo in scena l'anno precedente al Teatro San Carlo di Napoli, era l'oratorio Jeanne d'Arc au bûcher, con libretto di Paul Claudel e musica di Arthur Honegger.