Città del Vaticano , sabato, 31. maggio, 2025 21:06 (ACI Stampa).
A conclusione del mese di maggio, dedicato alla Madonna, Papa Leone XIV si è recato al termine della recita del Rosario presso la Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani.
Quello di stasera è – ha spiegato il Papa – “un gesto di fede con cui in modo semplice e devoto ci riuniamo sotto il manto materno di Maria. Quest’anno, poi, esso richiama alcuni aspetti importanti del Giubileo che stiamo celebrando: la lode, il cammino, la speranza e, soprattutto, la fede meditata e manifestata coralmente”.
Il Rosario – ha aggiunto citando Giovanni Paolo II – è una preghiera “dalla fisionomia mariana e dal cuore cristologico, che concentra in sé la profondità dell’intero messaggio evangelico”.
Meditando i misteri del Rosario i passi dei fedeli – ha aggiunto – “sono stati scanditi dalla Parola di Dio, che ne ha segnato, con il suo ritmo, il procedere, le soste e le partenze, proprio come per il popolo d’Israele nel deserto, in viaggio verso la Terra promessa. Guardiamo, allora, alla nostra esistenza come a un cammino alla sequela di Gesù, da percorrere, come abbiamo fatto stasera, insieme a Maria. E chiediamo al Signore di saperlo lodare ogni giorno, con la vita e con la lingua, col cuore e con le labbra, con la voce e con la condotta, evitando le stonature: la lingua intonata con la vita e le labbra con la coscienza”.
E prime di impartire la benedizione, Papa Leone ha concluso – citando Benedetto XVI – osservando “che la gioia di questo momento rimanga e cresca in noi, nella nostra vita personale e familiare, in ogni ambiente, specialmente nella vita di questa famiglia che qui in Vaticano serve la Chiesa universale”.



