Città del Vaticano , lunedì, 9. giugno, 2025 10:25 (ACI Stampa).
“L’equilibrio fra passato è futuro è la grande radice della Speranza. Il passato può rappresentare un grande trampolino di lancio per vivere nella giusta tensione il presente. Il passato ci viene incontro con le sue interrogazioni, non per farci soccombere ma per rilanciarci nel Presente, guardando al futuro con grande speranza”. Lo ha detto stamane Suor Maria Gloria Riva, delle Adoratrici Perpetue del Santissimo Sacramento, nella meditazione proposta – alla presenza del Papa – in occasione del Giubileo della Santa Sede.
“Anche noi – ha aggiunto - viviamo in un mondo in corsa dove il progresso può essere una grande risorsa, ma anche un grande pericolo. Un mondo dove le opportunità derivanti dai mezzi di comunicazione sociale stanno plasmando nuove forme di vita socio-culturali: attenzione però! I mezzi vanno visti come tali e richiedono, pertanto, che il fruitore non rinunci alle sue radici, che non si getti in una corsa verso un non-si-sa-dove, ma sappia ben orientarsi poiché, come scrisse il grande vescovo di Ippona: Non si corre come si deve se s'ignora dove si deve correre”.
“Noi – ha ribadito la religiosa - sappiamo dove dobbiamo correre: la corsa di Giovanni e Pietro verso il sepolcro vuoto di Cristo è l’unica corsa che la Chiesa e il mondo possono percorrere senza timore: è la corsa di chi sa che la speranza risiede nella vera vita, quella eterna. L’eternità ci sta di fronte. Se lavoriamo per orizzonti brevi e mediocri, lavoriamo invano. Occorre lavorare per l’orizzonte grande della vita che non muore. Sperare è affermare la verità che rispetta la vita, dal suo concepimento alla sua fine; che rispetta la dignità di ogni persona”.
Il significato del Giubileo – ha detto ancora Suor Riva - è “quello di aiutarci a pensare alle cose ultime. Se fede e carità ci sono necessarie per vivere la relazione con Dio e con gli uomini, la speranza ci è necessaria per comprendere il cammino della storia. Dobbiamo armarci di umiltà per scorgere, con gli occhi dello stupore i passi piccoli ma sicuri della speranza”.
La religiosa ribadisce poi l’importanza della Eucaristia, “viatico per questa speranza eterna che annoda meravigliosamente passato, presente e futuro. Sappiamo inoltre che nell’Eucaristia l’unità di tutti gli uomini è significata e prodotta. Tuttavia conoscere questo non basta, occorre crederlo e affermarlo con tutta la propria esistenza di uomini e donne di pace e di unità”.