Città del Vaticano , lunedì, 9. giugno, 2025 12:12 (ACI Stampa).
Nella memoria liturgica di Maria Madre della Chiesa si celebra oggi il Giubileo della Santa Sede, che culmina con la celebrazione della Messa presieduta nella Basilica Vaticana da Papa Leone XIV.
Commentando il Vangelo, Papa Leone ricorda che “la maternità di Maria attraverso il mistero della Croce ha fatto un salto impensabile: la madre di Gesù è diventata la nuova Eva, perché il Figlio l’ha associata alla sua morte redentrice, fonte di vita nuova ed eterna per ogni uomo che viene a questo mondo”.
“La fecondità della Chiesa – aggiunge il Papa - è la stessa fecondità di Maria; e si realizza nell’esistenza dei suoi membri nella misura in cui essi rivivono, in piccolo, ciò che ha vissuto la Madre, cioè amano secondo l’amore di Gesù. Tutta la fecondità della Chiesa e della Santa Sede dipende dalla Croce di Cristo. Altrimenti è apparenza, se non peggio”.
Leone XIV rileva poi che la “fecondità di Maria e della Chiesa è inseparabilmente legata alla sua santità, cioè alla sua conformazione a Cristo. La Santa Sede è santa come lo è la Chiesa, nel suo nucleo originario, nella fibra di cui è intessuta. Così la Sede Apostolica custodisce la santità delle sue radici mentre ne è custodita. Ma non è meno vero che essa vive anche nella santità di ciascuno dei suoi membri. Perciò il modo migliore di servire la Santa Sede è cercare di essere santi, ciascuno di noi secondo il suo stato di vita e il compito che gli è stato affidato”.
“Maria, nel Cenacolo, grazie alla missione materna ricevuta ai piedi della croce – spiega ancora il Pontefice - è al servizio della comunità nascente: è la memoria vivente di Gesù, e in quanto tale è il polo d’attrazione che armonizza le differenze e fa sì che la preghiera dei discepoli sia con-corde. Pietro per primo è sostenuto da Maria nel suo ministero. Analogamente la Madre Chiesa sostiene il ministero dei successori di Pietro con il carisma mariano”.