Città del Vaticano , lunedì, 16. giugno, 2025 12:22 (ACI Stampa).
"Gli autori delle Sacre Scritture, che scrivevano tanti secoli fa, non avevano il beneficio di questo privilegio. Tuttavia, la loro immaginazione poetica e religiosa rifletteva su come doveva essere il momento della creazione, quando “le stelle brillavano nei loro orologi e si rallegravano; e il loro Creatore le chiamava ed esse dicevano: ”Eccoci!“, risplendendo di gioia per colui che le aveva fatte” (Baruc 3, 34). Ai nostri giorni, le immagini di James Webb non ci riempiono forse di meraviglia e di una gioia misteriosa, mentre contempliamo le stelle e i loro colori".
Papa Leone XIV, parlando in inglese, ha offerto questa riflessione a professori ed alunni della Scuola estiva di Astrofisica della Specola Vaticana.
"La Summer School di quest'anno - mi dicono - è dedicata al tema “Exploring the Universe with the James Webb Space Telescope”. Sicuramente deve essere un momento emozionante per essere un astronomo! Grazie a questo strumento davvero straordinario, per la prima volta siamo in grado di scrutare a fondo l'atmosfera di esopianeti in cui potrebbe svilupparsi la vita e di studiare le nebulose in cui si stanno formando i sistemi planetari stessi. Con Webb, possiamo persino rintracciare l'antica luce di galassie lontane, che ci parla dell'inizio del nostro universo".
E il Papa ricorda che "nessuno di voi è arrivato a questo punto da solo. Ognuno di voi fa parte di una comunità molto più grande. Pensate a tutte le persone che negli ultimi trent'anni hanno lavorato per costruire il telescopio spaziale e i suoi strumenti, e a quelle che hanno lavorato per sviluppare le idee scientifiche che era stato progettato per testare. Oltre al contributo dei vostri colleghi scienziati, ingegneri e matematici, è stato anche grazie al sostegno delle vostre famiglie e di tanti vostri amici che avete potuto apprezzare e partecipare a questa meravigliosa impresa, che ci ha permesso di vedere il mondo che ci circonda in un modo nuovo".
Ecco allora l'indicazione del Papa: "Non dimenticate mai, quindi, che quello che state facendo è destinato a beneficiare tutti noi. Siate generosi nel condividere ciò che imparate e ciò che sperimentate, come meglio potete e in qualsiasi modo. Non esitate a condividere la gioia e lo stupore che nascono dalla vostra contemplazione dei “semi” che, secondo le parole di sant'Agostino, Dio ha seminato nell'armonia dell'universo (cfr. De Genesis ad Litteram, V, 23, 44-45). Più gioia si condivide, più gioia si crea, e in questo modo, attraverso la ricerca della conoscenza, ognuno di voi può contribuire a costruire un mondo più pacifico e giusto".