San Pietro alla Ienca , martedì, 24. giugno, 2025 18:00 (ACI Stampa).
Il 29 dicembre 1995, infatti, Giovanni Paolo II fece una visita al “Vasto”, la zona delle montagne abruzzesi dove si trova la piccola chiesa di San Pietro alla Ienca. Arrivò alle 14.30, fece una passeggiata, gli uomini della scorta accesero anche un piccolo fuoco. Poi tornò a Roma.
Se ne accorse Pasquale Corriere, al tempo assessore all’Aquila e oggi presidente dell’Associazione Culturale San Pietro alla Ienca, che dedusse la presenza del Papa dal movimento delle auto con targa vaticana nella zona. Ma il viaggio fece particolare scalpore perché quattro giorni prima Giovanni Paolo II aveva dovuto interrompere bruscamente i saluti dell’Urbi et Orbi per un malore. La visita del Papa mostrò, dunque, che San Giovanni Paolo II si era perfettamente ripreso.
Pasquale Corriere, scomparso il 24 giugno, è poi stato il motore di tutta una serie di opere in memoria di Giovanni Paolo II e della presenza alle montagne abruzzesi. Ha fondato il santuario di San Pietro alla Ienca, il primo ad essere dedicato a Giovanni Paolo II, riconosciuto come luogo di culto sub umbra Petri, all’ombra di San Pietro, a delineare un particolare legame proprio con la sede apostolica. Ha poi lavorato, con varie iniziative – la rassegna “Il giardino letterario”, il premio “La stele della Ienca” - per mantenere viva la memoria di Giovanni Paolo II.
E per questo, il 22 giugno, monsignor Pawel Ptasznik, presidente del consiglio di amministrazione, ha annunciato che Pasquale Corriere ha ricevuto dalla Fondazione il titolo di “Benemerito per la memoria di San Giovanni Paolo II”.
“Con questo – ha detto monsignor Ptasznik - si riconosce la sua devozione e l’impegno nel promuovere il magistero e l’opera del santo pontefice nel mondo contemporaneo”.