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È “Benemerito” Pasquale Corriere, fondatore del santuario di San Giovanni Paolo II

Monsignor Pawel Ptasznik ha annunciato, il 22 giugno, che Pasquale Corriere, fondatore del santuario di San Pietro alla Ienca, è stato dichiarato “benemerito” dalla Fondazione Giovanni Paolo II

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Il 29 dicembre 1995, infatti, Giovanni Paolo II fece una visita al “Vasto”, la zona delle montagne abruzzesi dove si trova la piccola chiesa di San Pietro alla Ienca. Arrivò alle 14.30, fece una passeggiata, gli uomini della scorta accesero anche un piccolo fuoco. Poi tornò a Roma.

Se ne accorse Pasquale Corriere, al tempo assessore all’Aquila e oggi presidente dell’Associazione Culturale San Pietro alla Ienca, che dedusse la presenza del Papa dal movimento delle auto con targa vaticana nella zona. Ma il viaggio fece particolare scalpore perché quattro giorni prima Giovanni Paolo II aveva dovuto interrompere bruscamente i saluti dell’Urbi et Orbi per un malore. La visita del Papa mostrò, dunque, che San Giovanni Paolo II si era perfettamente ripreso.

Pasquale Corriere, scomparso il 24 giugno, è poi stato il motore di tutta una serie di opere in memoria di Giovanni Paolo II e della presenza alle montagne abruzzesi. Ha fondato il santuario di San Pietro alla Ienca, il primo ad essere dedicato a Giovanni Paolo II, riconosciuto come luogo di culto sub umbra Petri, all’ombra di San Pietro, a delineare un particolare legame proprio con la sede apostolica. Ha poi lavorato, con varie iniziative – la rassegna “Il giardino letterario”, il premio “La stele della Ienca” - per mantenere viva la memoria di Giovanni Paolo II.

E per questo, il 22 giugno, monsignor Pawel Ptasznik, presidente del consiglio di amministrazione, ha annunciato che Pasquale Corriere ha ricevuto dalla Fondazione il titolo di “Benemerito per la memoria di San Giovanni Paolo II”.

“Con questo – ha detto monsignor Ptasznik - si riconosce la sua devozione e l’impegno nel promuovere il magistero e l’opera del santo pontefice nel mondo contemporaneo”.

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A Corriere è stato donato un ritratto ufficiale della canonizzazione con una piccola reliquia e una medaglia che era stata coniata per il 25esimo anno di pontificato di Giovanni Paolo II.

L’annuncio di monsignor Ptasznik era stato dato in occasione della presentazione del volume “Giovanni Paolo II sempre nl cuore dell’umanità”, curato proprio dall’Associazione culturale di San Pietro alla Ienca. Pasquale Corriere ha così ricevuto un ultimo riconoscimento in vita della sua straordinaria opera.

San Giovanni Paolo II era solito visitare quelle montagne anche quando era un giovane vescovo perito del Concilio: la prima testimonianza della presenza di Karol Wojtyla nel “Vasto” è una foto del 1962, scattata da monsignor Tadeusz Pieronek (amico di Wotjyla sin dai tempi del seminario clandestino). La foto è stata ritrovata dall’Associazione di San Pietro alla Ienca e che è stata la “scusa” per scoprire, il 17 agosto 2019 una targa dedicata a San Giovanni Paolo II sulla funivia del Gran Sasso. 

La cappellina di San Pietro alla Ienca dove San Giovanni Paolo II si ritirava a volte in preghiera è oggi riconosciuta come “Chiesa sub umbra petri”, vale a dire particolarmente legata alla Basilica di San Pietro a Roma.

Giovanni Paolo II fece almeno un centinaio di visite tra quelle montagne, a volte accompagnato proprio dal Cardinale Dziwisz, allora semplice monsignore. Dopo la morte del Papa polacco, Dziwisz ha mantenuto una certa consuetudine con i luoghi cari al “suo” Papa.

Nel 2021, Due medaglie commemorative della visita di San Giovanni Paolo II in Abruzzo nel 1980 sono state donate all’Associazione Culturale San Pietro alla Ienca, che da più di venti anni è impegnata nella valorizzazione del Borgo di San Pietro alla Ienca e che in quel borgo, caro a San Giovanni Paolo II, ha stabilito il primo santuario dedicato a San Giovanni Paolo II nella cappellina dove il Papa polacco ogni tanto si era fermato in preghiera.

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Le medaglie sono state donate dal luogotenente dei Carabinieri Giuseppe Pavone e dalla sua famiglia, che le custodivano dal viaggio ufficiale in Abruzzo del Papa polacco. Il 30 agosto 1980, Giovanni Paolo II, infatti, visitò l’Aquila, dove celebrò la Messa all’esterno della Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Nel suo itinerario del giorno, passò anche dalla Basilica di San Bernardino, dove sono custodite le spoglie di Bernardino da Siena; si fermò al traforo del Gran Sasso; e visitò il santuario di Poggio di Roio, che contiene una statua mariana rinvenuta, secondo tradizione, da un pastore nel dicembre 1578.

 

 

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