Il 29 dicembre 1995, infatti, Giovanni Paolo II fece una visita al “Vasto”, la zona delle montagne abruzzesi dove si trova la piccola chiesa di San Pietro alla Ienca. Arrivò alle 14.30, fece una passeggiata, gli uomini della scorta accesero anche un piccolo fuoco. Poi tornò a Roma.
Due medaglie commemorative della visita di San Giovanni Paolo II in Abruzzo nel 1980 sono state donate all’Associazione Culturale San Pietro alla Ienca, che da più di venti anni è impegnata nella valorizzazione del Borgo di San Pietro alla Ienca e che in quel borgo, caro a San Giovanni Paolo II, ha stabilito il primo santuario dedicato a San Giovanni Paolo II nella cappellina dove il Papa polacco ogni tanto si era fermato in preghiera.
San Giovanni Paolo II lo ha indossato nelle giornate più fredde, durante le udienze all’aperto, quando era Papa. Ed ora il suo soprabito bianco potrà essere ammirato messo su tra le montagne abruzzesi dall’Associazione Culturale San Pietro alla Ienca.
Era il 1962, nel periodo della prima sessione del Concilio Vaticano II, e l’allora giovane arcivescovo Karol Wojtyla era salito sul Gran Sasso. Con lui, c’erano monsignor Tadeusz Pieronek, suo amico sin dai tempi del seminario clandestino, e Alojzy Cader, superstite di Auschwitz e l’unico che allora nel Collegio Polacco aveva una automobile. E lì, davanti alla funivia, monsignor Pieronek scattò una foto che certifica la prima visita di Giovanni Paolo II in quelle montagne che gli sono state tanto care.
Sarà il comandante Domenico Giani a ritirare il Premio Stele della Ienca, che quest’anno è stato assegnato alla Gendarmeria Vaticana. Il tutto avverrà in una cerimonia il prossimo 5 agosto, nel santuario di San Pietro della Ienca, dal 2011 dedicato a San Giovanni Paolo II.