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Papa Leone XIV al Sovrano Militare Ordine di Malta: "La Chiesa vi ringrazia per tutto il bene che fate"

Messaggio di papa Leone XIV ai membri del Sovrano Militare Ordine di Malta in occasione della celebrazione della Solennità di San Giovanni Battista

Fra' John T. Dunlap, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta in udienza da papa Leone XIV (23. giugno, 2025) | Fra' John T. Dunlap, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta in udienza da papa Leone XIV (23. giugno, 2025) | Credit Vatican Media Fra' John T. Dunlap, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta in udienza da papa Leone XIV (23. giugno, 2025) | Fra' John T. Dunlap, Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta in udienza da papa Leone XIV (23. giugno, 2025) | Credit Vatican Media


"La Chiesa vi ringrazia per tutto il bene che fate lì dove c'è bisogno di amore, in situazioni talvolta molto difficili.
Vi ringrazia anche per l'impegno di rinnovamento che state portando avanti da alcuni anni, per una maggiore fedeltà al Vangelo, in stretta e cordiale collaborazione con il Cardinale Patrono, da me riconfermato nel suo incarico. Continuate in questa direzione!", con queste parole comincia il Messaggio di papa Leone XIV rivolto ai membri del Sovrano Militare Ordine di Malta in occasione della celebrazione della Solennità di San Giovanni Battista. Un messaggio che giunge d opo l'incontro di ieri avuto con il Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra' John T. Dunlap ricevuto in udienza privata. 

 

E del santo, papa Leone XIV sottolinea che "fin dalla prima della sua nascita ha adempiuto la missione ricevuta da Dio di essere annunciatore di Gesù. Lo farà con radicale austerità durante tutta la sua vita. La sua idea di Messia all'inizio era ancora troppo legata a quella di giudice rigoroso. Gesù lo aiuta a cambiare prospettiva, a convertirsi, innanzitutto quando si presenta a lui chiedendo di essere battezzato, umilmente mischiato tra tanti penitenti". Papa Leone su questo episodio si sofferma e scrive: "Dopo questa manifestazione, Giovanni indica Gesù come l'agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. Seguendo il suo invito, due dei suoi discepoli si fanno discepoli di Gesù. E il Battista, dando la sua vita nell'affermazione della verità, si farà testimone di Gesù, che è la Verità".

 

In merito al Sovrano Militare Ordine di Malta evidenzia le sue “finalità”: "la tuitio fidei e l'obsequium pauperum. Due aspetti di un unico carisma", così scrive papa Leone. Una “fede che viene propagata e tutelata nella dedizione amorosa ai poveri, agli emarginati, a tutti coloro che hanno bisogno del sostegno, dell'aiuto altrui”. E precisa, poi, che ci si deve “limitarsi a soccorrere le necessità dei poveri, ma annunciare loro l'amore di Dio con la parola e la testimonianza”. 

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"L'amore che ognuno di noi deve offrire agli altri - continua nel Messaggio - è quello che si pone al livello di chi lo riceve, così come ha fatto Gesù che si è messo al nostro livello, solidale con chi è disprezzato, con coloro ai quali è tolta la vita perché considerato di nessun valore. Perciò Gesù può ricevere una risposta d'amore da noi, perché in questo suo abbassarsi ci comunica il suo amore, che possiamo restituire a Lui nella gratitudine. Così è con il povero. Se lo amiamo mettendoci al suo livello, l'amore che gli comunichiamo ci ritorna nella sua gratitudine, fatta non di umiliazione, ma di gioia”.

 

Cita san san Paolo, papa Leone XIV: “Per proteggere e conservare la fede, l’apostolo Paolo ci indica in che modo equipaggiarsi: indossare l’armatura di Dio per resistere alle insidie del diavolo; cingere i fianchi con la verità; rivestire la corazza della giustizia; afferrare lo scudo della fede, con cui spegnere le frecce infuocate del Maligno; prendere l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio”. 

 

Ricorda le “tante lodevoli opere di bene” che l’Ordine “compie in varie parti del mondo”. Oper che hanno bisogno “di tanti mezzi, anche economici, e di tante mediazioni. Ma occorre sempre fare attenzione a considerare i mezzi solo come tali, funzionali al raggiungimento dello scopo”. E poi precisa: “Tuttavia, per raggiungere uno scopo buono i mezzi devono essere buoni; ma in questo campo la tentazione può presentarsi facilmente sotto parvenza di bene, come illusione di poter raggiungere le finalità buone che ci si propone con dei mezzi che poi si potrebbero rivelare non conformi alla volontà di Dio”. 

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Per le tentazioni, papa Leone allora fa riferimento all’episodio evangelico che vede lo stesso Gesù tentato: e Lui, “riafferma, anche in questa tentazione particolarmente subdola, la supremazia di Dio e non si vende alla potenza di questo mondo”. E sottolinea che “se avesse acconsentito alla tentazione, Gesù avrebbe adottato dei mezzi illeciti e non avrebbe conseguito il fine posto dal Padre alla sua missione”. 



E continua: “L’Ordine di Malta, nel corso della storia, ha assunto a seconda delle contingenze mezzi differenti, che però vanno vagliati nella loro validità attuale per raggiungere il fine di tuitio fidei e obsequium pauperum. Lungo i secoli, l’Ordine ha assunto una sempre maggiore rilevanza nell’ambito internazionale, un tipo del tutto particolare di sovranità, con prerogative in tale ambito che devono necessariamente essere funzionali alla finalità di tuitio fidei e obsequium pauperum. Se tali prerogative venissero da voi usate lasciandovi attrarre nella mondanità, magari senza accorgervene, proprio per l’illusione che la mondanità comporta, correreste il pericolo di agire perdendo di vista il fine”. 

 

"Lo Spirito fa scoprire gli inganni del maligno, quindi siamo chiamati a discernere continuamente se ci sta conducendo lo Spirito oppure il maligno o comunque il nostro interesse. Siete impegnati in un cammino di rinnovamento. Il rinnovamento non può essere semplicemente istituzionale, normativo: dev'essere anzitutto interiore, spirituale, perché questo dà il senso ai cambiamenti delle norme" continua papa Leone XIV. Un “cammino di rinnovamento” che “non è terminato, anzi è sempre agli inizi, perché esso richiede la conversione del cuore, compito di tutta la vita per ognuno di noi”. E precisa che "la conversione, tuttavia, è sempre incentivata da un'esperienza significativa che tocca il nostro cuore. La vostra azione a favore dei Signori Malati, come voi amate dire, e dei poveri di qualsiasi tipo, meritoria davanti a Dio e davanti agli uomini, è ciò che sostiene la vostra conversione".

 

E concludono: “La Vergine del Fileremo, San Giovanni Battista e il Beato Gerardo intercedono per il compimento di tutti i vostri più nobili sentimenti e desideri”.

 

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