Albano Laziale , domenica, 20. luglio, 2025 10:11 (ACI Stampa).
Dopo aver celebrato domenica scorsa la Messa nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo, il pontefice presiede la Celebrazione eucaristica nella cattedrale di Albano.
Nella sua omelia, papa Leone XIV, sottolinea che sia il Vangelo che le Letture ci “parlano di ospitalità, di servizio e di ascolto”. Dio - nell’incontro con Abramo - è nella persona di "tre uomini che vengono alla sua tenda "nell'ora più calda del giorno". Tre “sconosciuti” che per il troppo caldo “cercano riparo”. E, in questo caso, “Abramo, seduto "all'ingresso della tenda", è nella posizione del padrone di casa, ed è molto bello vedere come esercita il suo ruolo: riconosciuta nei visitatori la presenza di Dio, si alza, corre loro incontro, si prostra fino a terra, li prega di fermarsi. Così tutta la scena si anima. L'immobilità del pomeriggio si popola di gesti d'amore che coinvolgono non solo il Patriarca, ma anche Sara, sua moglie, e i servi”, così papa Leone XIV.
La dinamica di questo incontro può farci riflettere: “Dio sceglie la via dell'ospitalità per incontrare Sara e Abramo e dar loro l'annuncio del dono della fecondità, che tanto desideravano e in cui ormai non speravano più. Dopo tanti momenti di grazia in cui già li aveva visitati, torna a bussare alla loro porta, chiedendo accoglienza e fiducia”. Abramo e Sara offrono a Dio “il cibo, la compagnia, il servizio, l’ombra di un albero” e “ne ricevono la promessa di una vita nuova e di una discendenza”.
Da questo episodio, allora, la riflessione del pontefice sul Vangelo: in questo passo, Gesù si presenta come ospite a casa di Marta e Maria. “Non è uno sconosciuto: è a casa di amici e il clima è di festa”, così il pontefice. Papa Leone XIV descrive, allora, la scena: “Una delle sorelle lo accoglie con mille attenzioni, mentre l’altra lo ascolta seduta ai suoi piedi, con l’atteggiamento tipico del discepolo nei confronti del maestro. Come sappiamo, alle lamentele della prima, che vorrebbe avere un po’ di aiuto nelle faccende pratiche, Gesù risponde invitandola ad apprezzare il valore dell’ascolto”. Precisa, allora, che “sarebbe però sbagliato vedere questi due atteggiamenti come contrapposti l’uno all’altro, come pure fare dei paragoni di merito tra le due donne. Il servizio e l’ascolto, infatti, sono due dimensioni gemelle dell’accoglienza. Prima di tutto nel nostro rapporto con Dio. Se infatti è importante che viviamo la nostra fede nella concretezza dell'azione e nella fedeltà ai nostri doveri, a seconda dello stato e della vocazione di ciascuno, è però pure fondamentale che lo facciamo partendo dalla meditazione della Parola di Dio e dall'attenzione a ciò che lo Spirito Santo suggerisce al nostro cuore”.




