Castel Gandolfo , domenica, 13. luglio, 2025 10:33 (ACI Stampa).
A Castel Gandolfo da domenica scorsa per un breve periodo di riposo, stamane Papa Leone XIV ha celebrato la Messa nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova.
La parabola del Buon samaritano – ha detto il Papa nell’omelia – “continua a sfidarci anche oggi, interpella la nostra vita, scuote la tranquillità delle nostre coscienze e ci provoca contro il rischio di una fede accomodante, sistemata nell’osservanza esteriore della legge ma incapace di sentire e di agire con le stesse viscere compassionevoli di Dio”.
Il tema portante della parabola è la “compassione: la prima cosa che il brano sottolinea è lo sguardo. Lo sguardo fa la differenza, perché esprime ciò che abbiamo nel cuore: si può vedere e passare oltre oppure vedere e sentire compassione. C’è un vedere esteriore, distratto e frettoloso, un guardare facendo finta di non vedere, cioè senza lasciarci toccare e senza farci interpellare dalla situazione; e c’è un vedere, invece, con gli occhi del cuore, con uno sguardo più profondo, con un’empatia che ci fa entrare nella situazione dell’altro, ci fa partecipare interiormente, ci tocca, ci scuote, interroga la nostra vita e la nostra responsabilità”.
“Il primo sguardo di cui la parabola vuole parlarci – ha aggiunto ancora il Pontefice - è quello che Dio ha avuto verso di noi, perché anche noi impariamo ad avere i suoi stessi occhi, colmi di amore e compassione, gli uni verso gli altri. Il buon samaritano è anzitutto immagine di Gesù, il Figlio eterno che il Padre ha inviato nella storia proprio perché ha guardato all’umanità senza passare oltre, con occhi, cuore e viscere di commozione e compassione”.
“Come il tale del Vangelo che scendeva da Gerusalemme a Gerico, l’umanità -ha ricordato Papa Leone - discendeva negli abissi della morte e, ancora oggi, spesso deve fare i conti con l’oscurità del male, con la sofferenza, con la povertà, con l’assurdità della morte; Dio, però, ci ha guardati con compassione, ha voluto fare Lui stesso la nostra strada, è disceso in mezzo a noi e, in Gesù, buon samaritano, è venuto a guarire le nostre ferite, versando su di noi l’olio del suo amore e della sua misericordia”.



