‘Io vi conosco, vi ho visto alcune volte, recentemente, in televisione’: vi ha detto papa Leone XIV, quando lo avete incontrato ad inizio giugno. Quale effetto ha provocato in voi incontrare un papa agostiniano?
“In tutto ciò che facciamo c’è un respiro agostiniano, anche se non sempre è esplicitato - come nel singolo ‘Coraggio’, dove c’è un rimando chiaro alle ‘Confessioni’ di sant’Agostino. Il nostro cammino è permeato da questo carisma incontrato nel 2013 nel corso della nostra tournée. Dal 2014, il direttore spirituale dei The Sun è un frate agostiniano ed, anno dopo anno, abbiamo scoperto quanto questo carisma parli a noi e alla nostra storia. In questa prospettiva, aver incontrato papa Leone XIV ad appena tre settimane dalla sua elezione, è stato un dono e un segno al contempo: dopo il concerto per il Giubileo delle Famiglie, siamo stati invitati ad andare in udienza dal Papa. Senza saperlo, siamo stati i primi musicisti ad avere avuto questo grande onore, fatto che ha reso ancor più significativo quell’avvenimento, confermando quanto l’amore di Dio raggiunga le nostre piccole storie.
Quindi puoi capire come esserci trovati al cospetto di papa Leone XIV sia stato per noi un motivo di immensa gratitudine nei confronti del Signore. I The Sun sono un ‘piccolo granello di sabbia’ nel mondo discografico mondiale, ma l’essere i primi ad incontrarlo senza nemmeno averlo chiesto, rappresenta un segno che abbiamo accolto con commozione e gratitudine. Una conferma dal cielo per il particolare cammino dei The Sun, in quanto non è per nulla facile essere testimoni di una musica libera a servizio del bene e della verità nel mondo discografico attuale, ma è bellissimo ed è ciò che rende unica l’esperienza dei The Sun.
Allora, quanto è stato importante per voi aver scoperto sant’Agostino?
“E’ stato fondamentale. Dodici anni fa abbiamo incontrato la comunità agostiniana di san Nicola da Tolentino e da lì è iniziato un sodalizio, ormai più che decennale, con un confratello, che ci guida e cammina insieme, p. Gabriele Pedicino. Attraverso lui ed altri suoi confratelli abbiamo imparato a conoscere lo spirito agostiniano dal loro atteggiamento. Come nella prima risposta, sant’Agostino si può comunicare vivendo secondo l’esempio che ci ha lasciato.
P. Gabriele ci aiuta a vivere ciò che questo padre della Chiesa ha trasmesso. Poi per chiunque cerca la verità e cerca in sé uno sguardo sempre autentico e rinnovato, l’incontro con le opere di sant’Agostino è di fondamentale importanza: egli è riuscito a descrivere cosa c’è nel cuore dell’uomo in ricerca, in un modo straordinariamente dettagliato: leggendo le sue opere, impariamo a leggere noi stessi”.
Quale è il vostro messaggio per i giovani?
“Il nostro messaggio riguarda la vita, che è il dono più grande. Ognuno di noi è nato per una ragione unica, personale e collettiva insieme. Questa ragione è scritta nel nostro cuore ed è uno spartito unico ed irripetibile che soltanto noi possiamo scoprire attraverso l’aiuto di Dio. Nel momento in cui davvero torneremo a relazionarci con Lui con autenticità, scopriremo con autenticità le profonde bellezze e la straordinarietà di cui siamo costituiti, perché siamo parte di una grande sinfonia. Siamo strumenti di luce che chiedono solo di essere accordati, armonizzati e suonati non da altri, ma da noi stessi con Dio, per vivere nell’Amore e nella consapevolezza di questo dono straordinario, che è destinato all’eternità”.
Infine nel mese di giugno è uscito anche il primo libro per bambini, intitolato ‘La musica del bosco’ per ‘Effatà Editrice’, che è una favola moderna che celebra la forza dell’amicizia, della musica e della diversità, attraverso un viaggio incantato nel cuore del bosco, dove i protagonisti John, un lupo bianco dai misteriosi occhi color muschio, e Ippo, un simpatico ippopotamo con il ritmo nel sangue guidano i lettori alla scoperta di un mondo, dove le particolarità di ognuno diventano armonia e la musica parla direttamente al cuore. Perché hai scritto anche questo libro per bambini?
“Da molti anni noto che nei nostri concerti c’è sempre una maggiore presenza di bambini, e non soltanto una presenza che cresce nel numero, ma soprattutto nella partecipazione attiva negli eventi. Bambini che cantano e vivono le nostre canzoni ed i valori che esse trasmettono con tantissima convinzione e con quell’adesione tipica dei ‘cuori puri’. Questa circostanza mi ha fatto riflettere sull’importanza che ha la musica nella loro crescita e mi interroga su come possiamo offrire strumenti ai bambini ed alle loro famiglie per farli crescere sviluppando una visione ampia e profonda della realtà e della vita, per poter crescere nella libertà autentica del cuore.
Così ho iniziato a sentire il desiderio di scrivere un libro per bambini che potesse essere uno strumento valido ed efficace per le famiglie e per gli educatori, da affiancare alle canzoni, un libro con dentro numerosi elementi di utilità pratica e quotidiana, soprattutto nel tempo in cui si lotta sempre più con gli schermi dei telefonini e dei play pad.
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‘La musica nel bosco’ è il mio terzo libro e non è stato facile scrivere un libro per bambini dopo due best seller internazionali, che hanno caratteristiche molto diverse, perché ‘La strada del Sole’è un libro autobiografico, mentre il libro ‘I segreti della luce’ è un saggio sul combattimento spirituale. In qualche modo questo terzo libro racchiude elementi del primo e del secondo rielaborati, affinchè possano parlare contemporaneamente al cuore dei più piccoli e dei loro genitori. E’ un libro che avrei desiderato leggere da bambino e che senza dubbio mi sarebbe stato molto utile”.