Città del Vaticano , venerdì, 8. agosto, 2025 10:00 (ACI Stampa).
"Salve, Roma cattolica, e grazie dell’accoglienza che questa sera fate al vostro vescovo e al successore di S. Pietro. Porto a tutti la benedizione che ho domandato a Cristo, là nei luoghi dove appunto visse, morì, risuscitò e salì al cielo. Ed in questa sede voglio darvi il pegno nella benedizione, che rinnovo a tutti voi, e nel ringraziamento per l’accoglienza che non potrebbe essere più cordiale, più filiale, più promettente di tante nuove spirituali fortune di Roma cristiana".
E' il saluto commosso di Paolo VI al rientro dalla Terra Santa. É il 6 gennaio del 1964, il Papa viene accolto da una Delegazione governativa, all'Aeroporto di Ciampino. Da Ciampino al Vaticano c'è tanta gente e la vettura pontificia prosegue quasi a passo d'uomo, accompagnata da gruppi di giovani e di uomini che corrono ai suoi lati.
Al Colosseo, dinanzi alla stazione della Metropolitana, c'è una grande tribuna con le rappresentanze di Roma. Il Sindaco della Città, Glauco Della Porta, la Giunta Comunale al completo, il Presidente della Provincia Nicola Signorello con gli assessori, e inoltre i consiglieri delle assemblee cittadina e provinciale. I Gonfaloni di Roma e della Provincia sono scortati rispettivamente dai «Fedeli » di Vitorchiano nei caratteristici costumi michelangioleschi e dai « Valletti » della Provincia.
Dinanzi alle rappresentanze ufficiali della cittadinanza romana, l'automobile del Papa sosta ancora una volta: il Pontefice, che per quasi due ore, in piedi sulla vettura, ha risposto alle acclamazioni di centinaia di migliaia di cittadini protesi verso il loro Vescovo, ascolta l'indirizzo di omaggio rivoltogli a nome della Città dal Sindaco, presso il quale si è schierata la Delegazione speciale del Governo che accompagna il Papa dall'Aeroporto fino alla Città del Vaticano. Il Papa tiene un discorso, seguito attentamente attraverso gli altoparlanti dalla moltitudine che dal piazzale del Colosseo dilaga verso Piazza Venezia.
Così racconta quell'evento Padre Virgilio Levi. E ricorda che il Papa arrivato in Vaticano parla ancora alla gente: "Grazie, grazie, figliuoli, di questa accoglienza che costituisce già di per sè un avvenimento memorabile e incomparabile.




