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Dalle diocesi. Il Vescovo di Albano felice per il pranzo di Papa Leone il 17 agosto con i poveri

Notizie dalle Diocesi

Papa Leone XIV |  | Daniel Ibanez / EWTN News Papa Leone XIV | | Daniel Ibanez / EWTN News

“Siamo pieni di gioia per il ritorno del Papa ad Albano e per il fatto che abbia accettato la proposta della nostra Caritas, di cui mi sono fatto portavoce, di pranzare con i poveri, che portiamo nel cuore e con coloro che li assistono con cura e attenzione ogni giorno. È la prima volta che Leone XIV incontrerà i poveri durante il suo Pontificato e siamo felicissimi che cominci con la nostra diocesi”. A parlare è il vescovo di Albano, Vincenzo Viva commentando la visita di papa Leone XIV nella diocesi domenica 17 agosto per celebrare la Santa messa nel Santuario di Santa Maria della Rotonda, con i poveri assistiti dalla Caritas diocesana e con gli operatori della stessa Caritas. Il papa dopo la recita dell’Angelus in piazza della Libertà, a Castel Gandolfo condividerà il pranzo con i poveri e gli assistiti della Caritas di Albano presso il Borgo Laudato si’. Al pranzo, organizzato dalla diocesi di Albano in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale (che gestisce il Borgo Laudato si’ di Castel Gandolfo), parteciperanno insieme al Papa e al vescovo Viva, circa 100 persone, tra ospiti delle case famiglia e delle case di accoglienza del territorio diocesano, ospiti del dormitorio diocesano e utenti della Caritas, insieme al direttore Alessio Rossi e alcuni volontari, informa la diocesi.

Intanto, le situazioni di guerra nel mondo con tanti focolai preoccupano. In Italia il card.  Matteo Zuppi, Presidente dei vescovi italiani e arcivescovo di Bologna ha inviato ai presuli e alle comunità ecclesiali una lettera nella quale invita a intensificare la preghiera per una “pace disarmata e disarmante”. “Il drammatico momento di violenza, odio e morte a cui stiamo assistendo ci impegna a intensificare la preghiera per una 'pace disarmata e disarmante', scrive il porporato: “Accogliendo il pressante appello di Papa Leone XIV, tutte le nostre comunità sono invitate a chiedere al Re della Pace di allontanare al più presto dall’umanità gli orrori e le lacrime della guerra”. Nell’attesa di ulteriori indicazioni per momenti da vivere “coralmente” nelle “nostre Chiese - scrive il card. Zuppi - tenendo in considerazione le precedenze dei giorni liturgici, è bene che per le celebrazioni dell’Eucaristia si utilizzino i formulari delle Messe 'Per la pace e la giustizia' è  in tempo di guerra e disordini' (Messale Romano pp. 894-896). Altresì, è auspicabile che nella Liturgia delle Ore si inseriscano particolari intenzioni per implorare dal Signore il dono della pace e che si organizzino momenti di preghiera e di adorazione”.  E a pochi giorni dal Giubileo dei Giovani la Conferenza Episcopale Italiana ringrazia gli accompagnatori dei giovani per il loro “prezioso servizio” durante il Giubileo dei Giovani e degli Adolescenti. Ad esprimerlo sono Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, e don Riccardo Pincerato, Responsabile del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile, in una lettera inviata agli educatori, ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, agli animatori che nei giorni scorsi e ad aprile hanno accompagnato i ragazzi a Roma. “Senza la disponibilità e passione educativa di tanti si lege ne testo pubblicato sul sito della Cei - le due proposte giubilari non avrebbero avuto lo stesso valore né la stessa profondità. Siete stati collaboratori della gioia dei giovani e degli adolescenti, partecipi di una Chiesa che cresce con loro e attraverso di loro”, scrivono mons. Baturi e don Pincerato. “Avete scelto di esserci – sottolineano – con discrezione, fermezza e cura; avete saputo custodire il cammino spirituale dei ragazzi e li avete aiutati a sentirsi parte di qualcosa di più grande. Li avete chiamati per nome, li avete sfidati, li avete accompagnati a essere comunità e a scoprire il volto più bello della Chiesa: quello di madre. Li avete aiutati a leggere con gli occhi della fede ciò che stavano vivendo, sostenuti nella fatica, incoraggiati nella gioia, accompagnati nel silenzio della preghiera e nel rumore delle piazze festanti. E per tutto questo, oggi, vi siamo sinceramente grati”.

Il segretario e il responsabile del Servizio Cei invitano a “tornare con rinnovato slancio nelle nostre realtà, perché la luce del Vangelo possa continuare a brillare e la vita delle nuove generazioni possa dare gusto e speranza alla nostra società”. “Grazie! Camminiamo insieme – è l’auspicio finale – nella speranza della meta e con la certezza che il Signore illumina i nostri passi”.

 

 

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