Advertisement

Gli 80 anni dell’ONU. Benedetto XVI alle Nazioni Unite, per una pace che sia giustizia

Benedetto XVI parla nel 2008 alle Nazioni Unite. Un discorso denso su diritti umani, giustizia e pace

Benedetto XVI alle Nazioni Unite | Benedetto XVI alle Nazioni Unite | UN Benedetto XVI alle Nazioni Unite | Benedetto XVI alle Nazioni Unite | UN

C’erano rappresentanti da quasi duecento Paesi del mondo, in pratica l’intero pianeta, ad ascoltare Benedetto XVI alle Nazioni Unite il 18 aprile 2008. Una platea molto diversa da quella che aveva accolto Giovanni Paolo II nel 1995, una platea ancora più diversa da quella che aveva ascoltato il Papa polacco nel 1979, un mondo decisamente differente da quello che ascoltò Paolo VI al Palazzo di Vetro nel 1965.

Come nelle altre occasioni, la visita di Benedetto XVI arrivava in occasione di un anniversario, il sessantesimo dalla fondazione delle Nazioni Unite. E il Papa rispose con un discorso diplomaticamente pensato, che aveva alla base l’idea che la pace potesse venire solo dalla verità e dalla giustizia, che guardava alle fondazioni cristiane dei diritti umani, che, insomma, non voleva togliere l’idea di cristianità dal cristianesimo.

Soprattutto, Benedetto XVI, che l’anno successivo avrebbe pubblicato l’enciclica Caritas In Veritate, tracciò due direzioni per le Nazioni Unite. La prima direzione: l’azione congiunta dei responsabili internazionali su “questioni di sicurezza, obiettivi di sviluppo, riduzione delle ineguaglianze locali e globali, protezione dell’ambiente, delle risorse e del clima, nel rispetto della legge e nella promozione della solidarietà nei confronti delle regioni più deboli del pianeta”.

La seconda direttiva, ancora più importante: la “promozione dei diritti umani”, considerata dal Papa tedesco come la “strategia più efficace per eliminare le disuguaglianze tra Paesi e gruppi sociali, come pure per un aumento della sicurezza”.

La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo era, per Benedetto XVI, una sorta di stella polare. Perché in quella dichiarazione ci sono diritti che “si applicano ad ognuno in virtù della comune origine della persona, la quale rimane il punto più alto del disegno del creatore di Dio per il mondo e per la storia”.

Advertisement

Benedetto XVI sottolineò che l’umanità deve ancorare il proprio sviluppo a partire da una giustizia originaria che trascenda le contingenze originali e storiche. I diritti umani – disse infatti Benedetto XVI – “debbono essere rispettati quali espressione di giustizia e non semplicemente perché possono essere fatti rispettare mediante la volontà dei legislatori”.

È questa la premesse e condizione necessaria per “creare le condizioni per la pace, lo sviluppo, la cooperazione e la garanzia delle generazioni future”.

 (4 – continua)

White Logo