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Acutis e Frassati santi, la CEI: "Gioia e gratitudine"

Nota della presidenza della Conferenza Episcopale Italiana

Il Cardinale Zuppi |  | Daniel Ibanez EWTN Il Cardinale Zuppi | | Daniel Ibanez EWTN

In vista dell’imminente canonizzazione di Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis, la CEI ha diffuso una nota in cui “esprime gratitudine e gioia per il dono di due nuovi santi, modelli per i giovani di ogni tempo”.

“Alla vigilia della loro canonizzazione, in programma a Roma il prossimo 7 settembre, la Presidenza della CEI – afferma il comunicato- invita le comunità ecclesiali a unirsi in preghiera per rendere lode al Signore: la testimonianza di questi figli della Chiesa in Italia, che hanno incarnato il Vangelo nelle pieghe della quotidianità e nei loro ambienti di vita, continua a ispirare generazioni di ragazzi e a dare frutto sui territori”.

La santità – sottolinea la Presidenza della CEI – è un dono che innerva la storia della persona, rende il mondo e se stessi più simili al Figlio di Dio fatto uomo. L’io diventa trasparente all’Amore che è sempre fedele, libera lo sguardo e dilata l’accoglienza degli altri che con noi sono viandanti in cammino. La santità trasforma il tempo, proiettandolo in quella dimensione che per noi è oggi il nostro divenire ma già appartiene all’oltre che ci attende”.

Viene espresso ulteriore gioia, infine, per “il fatto che Acutis e Frassati siano proclamati santi nell’anno del Giubileo: la loro esistenza, che è stata un inno alla speranza, è un incoraggiamento a mettersi in cammino, a ‘vivere e non vivacchiare’ (Frassati) e a considerare l’Eucaristia ‘un’autostrada verso il Cielo’ (Acutis). La loro testimonianza genererà, senz’altro, altre storie di santità alla sequela del Signore che continua a essere presente nelle nostre vite”.

 

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