Assisi , sabato, 4. ottobre, 2025 11:40 (ACI Stampa).
Per la prima volta, il corpo di San Francesco sarà visibile a tutti dal 22 febbraio al 22 marzo 2026. Un evento religioso e storico di grande portata annunciato proprio nel giorno della memoria del santo d'Assisi e segnato nel cammino dell'ottavo centenario della morte di san Francesco (1226-2026). Un annuncio dato dalla Loggia delle Benedizioni da fra Giulio Cesareo, direttore della Sala Stampa del Sacro Conveto, dopo la Santa Messa, celebrata nella Basilica Superiore della città umbra, presieduta da monsignor Camillo Cibotti, presidente della Conferenza episcopale Abruzzo e Molise, con il cardinale Ángel Fernández Artime, legato pontificio per le Basiliche papali di Assisi, il Vescovo di Assisi, i ministeri generali e provinciali delle Famiglie francescane .
Nella sua omelia, monsignor Cibotti ha sottolineato “la novità di vita” che Francesco presenta al mondo. “Un nuovo modo di sentire, di pensare, di vivere Cristo” così Cibotti ai fedeli. Poi un riferimento all'Abbruzzo: "Una buona parte di voi viene dall’”Abruzzo forte e gentile”. E io sono uno di voi siamo qui mossi dal desiderio di offrire quanto più genuinamente ci rappresenta: l’olio ricavato dai rigogliosi alberi d’ulivo che impreziosiscono la nostra bella terra, perché alimenti la lampada che arde davanti alla tomba del Santo di Assisi". Il sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, ha acceso la Lampada votiva dei Comuni d’Italia in rappresentanza del popolo italiano durante la celebrazione.
Con i discorsi delle autorità dalla Loggia del Sacro Convento si è conclusa così la prima parte delle celebrazioni per la festa di San Francesco Patrono d’Italia. Un riferimento poi, al ripristino del 4 ottobre come festa nazionale: "Nei giorni scorsi il Parlamento ha approvato la legge che rende il 4 ottobre festa nazionale – ha dichiarato il Custode del Sacro Convento fra Marco Moroni, OFMConv, all’inizio della celebrazione in Basilica –: non solo un omaggio al Patrono d’Italia, ma il riconoscimento di valori che parlano a tutti. Perché questa festa diventi davvero feconda, occorre che ciascuno ne tragga conseguenze concrete: le nostre comunità con il loro vivere quotidiano; le amministrazioni locali con le loro scelte di giustizia e di inclusione; il Parlamento e il Governo con leggi e politiche coerenti con ciò che oggi si proclama; ciascuno di noi con scelte di vita sobrie e fraterne. Anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, presente alla celebrazione, ha parlato all’Italia dalla Loggia del Sacro Convento: "Quella degli italiani per san Francesco è una devozione forte, autentica, viscerale, che si legge nei volti dei pellegrini presenti qui. Oggi il popolo italiano volge il suo sguardo qui, ad Assisi, perché san Francesco è una delle figure fondative dell’identità italiana. Francesco d’Assisi è stato uomo di azione, estremo ma non estremista. Oggi celebriamo Francesco non perché lui abbia bisogno di noi, ma perché noi abbiamo bisogno di lui".
Davvero quella di oggi è stata una celebrazione storica, con l'annuncio dell'esposizione delle spoglie di san Francesco nel 2026. Il comunicato della sala stampa del Sacro Convento d'Assisi spiega così questo evento che richiamerà fedeli da tutto il mondo: “Quest'ostensione, radicata nel tema evangelico del seme che muore per portare frutto nell'amore e nella fraternità, ci invita a considerare la vita del Santo, che continua a portare frutto dopo 800 anni ea ispirare l'umanità intera sulla via della pace, della fraternità, del servizio agli ultimi, della gioia e della cura del creato”.




