Roma , giovedì, 9. ottobre, 2025 9:00 (ACI Stampa).
“Era particolare la sua carità verso il prossimo, al quale sovveniva non solo con curarli per amore di Dio e dar loro i medicamenti necessari; ma molto più con sani documenti, con disporli alla confessione, e con procurare di rendere prima sana l’anima dalle spirituali infermità. Così era fatto Giovanni, non meno per l’anime che per i corpi operatore e dispensatore di medicine”, così scriveva G. Bonafede, il primo biografo di san Giovanni Leonardi, nella sua Vita del Vener. P. Giovanni Leonardi.
Il suo nome è legato in maniera indissolubile con quello della Vergine Maria: sarà il fondatore dell’ordine della Madre di Dio, o meglio di quella congregazione religiosa che all’epoca aveva nome “chierici regolari della Madre di Dio” (in latino, “Ordo Clericorum Regularium Matris Dei”). Il Lonardi, infatti, dopo essersi stabilito a Lucca per studiare farmacia, si avvicinò alla vita religiosa entrando nella confraternita dei colombini. Tentò prima di essere ammesso all’ordine dei Frati minori, ma venne respinto. Divenuto sacerdote, iniziò a dedicarsi pienamente alla predicazione e all'insegnamento del catechismo. Una volta, poi, nominato cappellano della chiesa di Santa Maria della Rosa, a Lucca, si unirono in questo luogo alcuni chierici della città provenienti tutti da illustre famiglie: Giambattista Cioni, Giorgio Arrighini, i fratelli Cesare e Giulio Franciotti. Fu con loro che il 1º settembre 1574 ebbe inizio la congregazione dei preti riformati della Beata Vergine.
Poi, la partenza per Roma per ottenere l’approvazione dello statuto che era stato approvato dal vescovo nel 1584. E fu proprio durante questa assenza che san Giovanni Leonardi fu “bandito” dalla sua Lucca. E a Roma legherà il suo nome ad altra Madonna: la Vergine in Santa Maria in Portico. A questa immagine, già venerata in città (la stessa immagine miracolosa che apparve a santa Galla intorno al 550 circa), san Giovanni Leonardi dedicò una parte della missione romana. E proprio intorno a questa miracolosa icona scriverà la sua famosa “Narratione della Miracolosa Imagine della Beatissima Vergine”, redatta nel 1605.




