Città del Vaticano , sabato, 11. ottobre, 2025 10:40 (ACI Stampa).
La vocazione all'adorazione eremitica "non è fuga dal mondo, ma rigenerazione del cuore, perché sia capace di ascolto, sorgente di agire creativo e fecondo della carità che Dio ci ispira".
Papa Leone XIV, monaco agostianiano, ordine che nasce dal romitaggio, parla ad un gruppo di Eremiti Italiani che partecipano al Giubileo della Vita Consacrata.
Una opportunità di riflettere sulla vocazione alla vita eremitica nella Chiesa e nel mondo attuale.
Del "richiamo all’interiorità e al silenzio, per vivere in contatto con sé stessi, col prossimo, con il creato e con Dio, oggi c’è più che mai bisogno, in un mondo sempre più alienato nell’esteriorità mediatica e tecnologica. Dall’intima amicizia col Signore rinascono, infatti, la gioia di vivere, lo stupore della fede e il gusto della comunione ecclesiale".
Il Papa cita Evagrio Pontico: «Monaco è colui che, separato da tutti, è unito a tutti», e aggiunge: "la solitudine orante genera la comunione e la compassione per tutto il genere umano e per ogni creatura, sia nella dimensione dello Spirito, sia nel contesto ecclesiale e sociale in cui siete posti come fermento di vita divina".





