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Papa Leone XIV ai Gesuiti: “L’urgenza di annunciare il Vangelo oggi è grande come al tempo di Sant’Ignazio”

Papa Leone ha incontrato stamane nell'aula del Sinodo i superiori maggiori della Compagnia di Gesù

Papa Leone XIV nell'aula del Sinodo | Papa Leone XIV nell'aula del Sinodo | Credit Vatican Media Papa Leone XIV nell'aula del Sinodo | Papa Leone XIV nell'aula del Sinodo | Credit Vatican Media

“Viviamo in quello che molti descrivono come un cambiamento epocale, un'epoca segnata da rapidi cambiamenti nella cultura, nell'economia, nella tecnologia e nella politica. In particolare, l'intelligenza artificiale e altre innovazioni stanno rimodellando la nostra comprensione del lavoro e delle relazioni, sollevando persino interrogativi sull'identità umana” con queste parole - in un discorso in lingua inglese - papa Leone XIV ha accolto nell’aula del Sinodo i superiori maggiori della Compagnia di Gesù. 

 

“Il degrado ecologico minaccia la nostra casa comune. I sistemi politici spesso non riescono a rispondere al grido dei poveri. Il populismo e la polarizzazione ideologica approfondiscono le divisioni all'interno e tra le nazioni. Molti sono colpiti dal consumismo, dall'individualismo e dall'indifferenza” continua il pontefice. E poi, la sua attenzione si rivolge a Gesù che comunque “continua a inviare i suoi discepoli” sottolinea il pontefice. Loda la Compagnia di Gesù che “è da tempo presente là dove i bisogni dell'umanità incontrano l'amore salvifico di Dio: attraverso la guida spirituale, la formazione intellettuale, il servizio tra i poveri e la testimonianza cristiana alle frontiere culturali”. 

 

Cita san Paolo VI che affermava alla 32ª Congregazione Generale dei Gesuiti (3 dicembre 1974): “Ovunque nella Chiesa, anche nei campi più difficili e estremi, agli incroci delle ideologie… ci sono stati e ci sono i gesuiti”. Cita, poi, anche Benedetto XVI che, anche lui, aveva sottolineato quanto i Gesuiti siano “dotati di fede profonda, di sana cultura e di genuina sensibilità umana e sociale”. Parla del discernimento, carisma tipico della Compagnia: “Siete chiamati a discernere, innovare e confidare in Cristo”, invita papa Leone XIV.  E parla anche di sinodalità che - secondo lo stesso pontefice - “chiama tutti ad ascoltare più profondamente lo Spirito Santo e gli uni gli altri, affinché le nostre strutture e i nostri ministeri siano più agili, più trasparenti e più rispondenti al Vangelo”. L’attenzione è rivolta anche ai tanti conflitti in corso: “Oggi, molti soffrono di esclusione e molte ferite rimangono irrisolte attraverso le generazioni e i popoli”. E per rispondere a ciò c’è bisogno di “una cultura della riconciliazione” da anteporre alla "globalizzazione dell'impotenza". 

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La Chiesa, secondo papa Leone XIV, ha il compito - in un’epoca di profondi e radicali cambiamenti anche scientifici (come l’AI) - di “guidare eticamente questi sviluppi, difendendo la dignità umana e promuovendo il bene comune”. Ricorda, poi, le “Preferenze Apostoliche Universali della Compagnia”,  confermate da papa Francesco  nel 2019 “come vie privilegiate di missione”. Prima preferenza, “indicare la via verso Dio attraverso gli Esercizi Spirituali e il discernimento”. La seconda preferenza - ricorda il pontefice - chiama i Gesuiti “a camminare con i poveri, gli emarginati del mondo e coloro la cui dignità è stata violata”. La terza preferenza è “accompagnare i giovani verso un futuro pieno di speranza”. Il papa definisce questa missione “urgente” perché sono “in movimento, alla ricerca di significato e giustizia”. E la  Chiesa - ricorda il pontefice - “ha bisogno di trovare e parlare il loro linguaggio, attraverso azioni e presenza, oltre che con le parole”. Passa succesivamente alla quarta preferenza che consiste nella “cura della casa comune”. 

 

E parla ancora di urgenza, il pontefice: “L’urgenza di annunciare il Vangelo oggi è grande come al tempo di Sant’Ignazio”. E per raggiungere tale obiettivo - ammonisce il papa - bisogna “rimanere vicini a Gesù”. E aggiunge: “Da questo radicamento, avrete il coraggio di camminare ovunque: per dire la verità, per riconciliare, per guarire, per lavorare per la giustizia, per liberare i prigionieri. Nessuna frontiera sarà fuori dalla vostra portata se camminate con Cristo” conclude il pontefice. 

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