Padova , lunedì, 3. novembre, 2025 16:00 (ACI Stampa).
"Stiamo vivendo un momento cruciale della storia di questo insigne monumento equestre. L’importanza dell’opera e la complessità dell’intervento di restauro richiedono la massima attenzione scientifica e il desiderio di collaborare efficacemente tra istituzioni. Sono certo che avrò modo di vedere da vicino il Gattamelata e – assieme a tante persone che ne restano affascinate – constatare «dal vivo» il genio artistico di uno dei più grandi scultori della storia dell’arte". E' stato questo il commento del Delegato Pontificio per la Basilica di Sant’Antonio in Padova l'arcivescovo Diego Giovanni Ravelli in occasione della "discesa" del Gruppo Bronzeo del Gattamelata di Donatello che si trova sul sagrato della Basilica di sant' Antonio a Padova.
Ad inizio ottobre, 85 anni dopo lo ultima “discesa”, nel 1940, il Gruppo Bronzeo è stato spostato dal suo basamento e ricoverato al piano terra dell’Ex Museo Civico “Boito” dove verrà sottoposto ad ulteriori analisi preliminari al restauro. Tutte le fasi della delicatissima operazione sono state raccolte in un video realizzato da Marco Borrelli proprio all’interno del cantiere, per condividere con la Città questo storico evento. Dopo circa tre anni nei quali il Gattamelata è rimasto avvolto dai ponteggi, il Monumento ha lasciato il sagrato della Basilica.
Padre Antonio Ramina Rettore della Basilica di Sant’Antonio ha detto: "a nome della Delegazione Pontificia e dei Frati non posso che esprimere il nostro plauso e ringraziamento per come sono stati condotti i lavori. Sono state due giornate emozionanti perché ci hanno dato la possibilità di vedere da vicino questo incredibile capolavoro di Donatello".
Il Cavaliere, del peso di circa 450 chilogrammi, è sceso sul sagrato mercoledì 8 ottobre alle ore 9.30 ed è entrato nella sala al piano terra dell’ex Museo Civico “Boito” alle 11.30; il Cavallo, del peso di 1.600 chilogrammi, è sceso dal basamento in pietra posto sul sagrato della Basilica giovedì 9 ottobre alle ore 14.38.
L’opera, capolavoro di Donatello, fu eseguita tra il 1447 ed il 1453 su commissione della Famiglia del Condottiero con l’avvallo del Senato della Repubblica Veneta per commemorare Erasmo da Narni. Il Monumento fu poi posizionato dinanzi alla Basilica di Sant’Antonio solo alcuni anni dopo.







