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A Padova nella Basilica di Sant'Antonio la commemorazione del «Martire della carità» Placido Cortese

Le celebrazioni in ricordo del Venerabile proseguiranno venerdì 28 novembre

Padre Placido Cortese |  | Messaggero di Padova Padre Placido Cortese | | Messaggero di Padova

81 anni fa padre Placido Cortese frate del Santo e direttore del «Messaggero di sant’Antonio», che dopo l’occupazione dei tedeschi seguito all’Armistizio di Cassibile in segreto aiutava a fuggire ebrei, perseguitati politici, soldati alleati e internati jugoslavi al campo di concentramento di Chiesanuova  veniva ucciso e ieri domenica 9 novembre, nella Basilica di Sant’Antonio di Padova si è svolta la commemorazione del «Martire della carità».

 La solenne celebrazione presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi è stata seguita dalla preghiera al Memoriale di padre Placido, ovvero il confessionale da dove in segreto coordinava la cosiddetta «catena di salvezza», con la collaborazione di molti giovani, studenti e in particolare donne.

 Le celebrazioni in ricordo del Venerabile proseguiranno venerdì 28 novembre, alle ore 12.00, al Quartiere 6 Ovest, zona Brentelle, a Padova, per l’inaugurazione della passerella intitolata alle «Sorelle Martini», collaboratrici di padre Cortese, e venerdì 5 dicembre, alle ore 17.00, in Sala Paladin a Palazzo Moroni, con la presentazione del volume di Antonio Spinelli Il campo di concentramento di Chiesanuova (Cierre Edizioni) sull’internamento degli “slavi” a Padova durante la Seconda guerra mondiale, frutto di approfondite ricerche sul luogo dove padre Placido Cortese operò con instancabile carità.

La Resistenza padovana fu caratterizzata dalla partecipazione fondamentale di donne e ragazze di ogni estrazione sociale, culturale e orientamento politico. Furono molte, ad esempio, le giovani donne che aiutarono padre Cortese, come le sorelle Liliana, Lidia e Teresa Martini, ma anche altre si unirono al movimento partigiano, come Delfina Borgato, Clara Doralice, Franca Decima Proto e Maria Zonta.

A queste è stato recentemente dedicato il docufilm “Più forte della paura – Testimonianze e diari di donne nella Resistenza padovana”, realizzato e curato da Maria Teresa Sega e Luisa Bellina, dell’Associazione rEsistenze (memoria e storia delle donne in Veneto), in collaborazione con ANPI, CGIL SPI, Centro Studi Ettore Luccini, Casrec-Università di Padova, Csup (Centro per la storia dell’Università di Padova), per la regia di Manuela Pellarin, riprese video e registrazione letture di Lorenzo Ghidoli.

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Il documentario di 53 minuti visibile su Youtube evidenzia la complessità e la drammaticità del contributo di queste donne, oltre alla figura chiave di padre Placido Cortese e della sua collaborazione anche con Armando Romani per soccorrere i prigionieri alleati dopo l’8 settembre.

 

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