“Alcuni aspetti della figura e del ministero del Vescovo (in particolare: criteri di selezione dei candidati all’episcopato, funzione giudiziale del Vescovo, natura e svolgimento delle visite ad limina Apostolorum) in prospettiva sinodale missionaria è ciò di cui si occupa il Gruppo 7. Per facilitare la regolare partecipazione dei membri non residenti a Roma, le riunioni si sono svolte in modalità mista, cioè in forma sia presenziale sia distanziale. Inoltre, all’interno del Gruppo è stato costituito un comitato di redazione, composto di cinque membri, che si è riunito anch’esso a cadenza generalmente mensile. Sul tema della selezione dei candidati all’episcopato, il Gruppo ha ottenuto dal Santo Padre Francesco, per mezzo dell’allora Cardinale Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi, la facoltà di esaminare le Istruzioni riservate inviate ai Rappresentanti Pontifici circa la procedura per le nomine episcopali nei territori di competenza del Dicastero per i Vescovi e del Dicastero per l’Evangelizzazione.
“Successivamente il Gruppo ha promosso una riunione congiunta con il Gruppo di Studio 8 (che si occupa de «Il ruolo dei Rappresentanti Pontifici in prospettiva sinodale missionaria»), allo scopo di ascoltare i suoi membri, in buona parte Nunzi Apostolici. In una successiva occasione un’esperta nella selezione del personale dirigente di società internazionali è stata invitata a presentare una relazione, con l’obiettivo di trarre informazioni utili dalle procedure in uso nella società civile”, si legge ancora nel Rapporto.
Al Gruppo di Studio 8 è stato affidato il compito di esaminare come il ministero dei Rappresentanti Pontifici, esercitato in varie parti del mondo, possa svilupparsi in una prospettiva più missionaria e sinodale. Erano previsti un approfondimento sull’esercizio di tale ministero e la formulazione di opportune raccomandazioni. Lo studio principale e la raccolta del materiale sono ormai completati; si entra ora nella fase di elaborazione, analisi e condivisione dei contenuti con i membri del Gruppo di Studio. Considerando le distanze geografiche, sarà necessario del tempo, ma si prevede di poter giungere a una sintesi conclusiva entro la fine del 2025.
“Questioni dottrinali, pastorali ed etiche “controverse” sono al centro del Gruppo 9. E anche sulle questioni che è sembrato adeguato definire “emergenti”. L’orizzonte è il “principio di pastoralità”. “Con tale principio intendiamo, in estrema sintesi, la logica per cui non c’è annuncio del Vangelo di Dio senza riconoscimento e promozione della soggettività dell’altro, ospitalità e responsabilità nei confronti dell’interlocutore a cui ci si rivolge”, continua il Rapporto.
“Alcune questioni emergenti (come ci sembra più adeguato designarle, piuttosto che “controverse”) saranno affrontate in modo da dare una declinazione operativa alle proposte avanzate. Si vedranno qui anche il ruolo e le articolazioni dei diversi saperi convocati per un concreto esercizio di dialogo transdisciplinare”, si legge nel Gruppo. Questi i temi: Omosessualità, Conflitti e pratica non violenta del Vangelo, Violenza sulle donne in situazione di conflitto armato, una situazione emblematica impostasi all’attenzione del gruppo nel corso dei lavori.
Il 10, ha trattato “La recezione dei frutti del cammino ecumenico nelle prassi ecclesiali”. L’ecumenismo dunque è al centro del gruppo. “Al Gruppo di Studio 10 è stato affidato il compito di approfondire la recezionr dei frutti del cammino ecumenico nelle pratiche ecclesiali, in riferimento a tre questioni specifiche. A seguito dell’incoraggiamento di Papa Leone XIV a proseguire il lavoro dei Gruppi di Studio con rinnovato entusiasmo, accogliamo con gratitudine la nuova scadenza di dicembre 2025 come un’opportunità per approfondire la riflessione all’inizio di questo nuovo Pontificato. La nostra metodologia privilegia l’ascolto sinodale, l’attenzione al sensus fidei e l’impegno per un’attuazione pastorale fedele alla Tradizione cattolica”, riporta il Rapporto.
L’undicesimo gruppo è stato aggiunto da Papa Leone. Coordinato dal Dicastero per il Culto divino, in collaborazione con la Segreteria Generale del Sinodo, il gruppo espleterà il proprio mandato a partire dalla riflessione sul legame tra celebrazione eucaristica e vita sinodale missionaria della Chiesa.
Poi c’è nel Rapporto la “Commissione Canonistica”. “La Commissione Canonistica è stata istituita in occasione della Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nell’ottobre del 2023, con l’intento iniziale di ascoltare “lo spirito del Sinodo”, verificare il modo di procedere, comprendere quello che i membri dell’Assemblea sinodale proponevano e ponevano alla riflessione di tutta la Chiesa. Da quel momento la Commissione si è riunita sia in presenza che online otto volte, cercando di mettere a frutto il cammino sinodale e di lavorare sulle tematiche emerse nel corso delle Sessioni di ottobre 2023 e ottobre 2024”, si legge ancora nel Rapporto. I temi sono laicato/ donna; Conferenze Episcopali/ Concili particolari; organismi di partecipazione.
Infine le “Sfide Pastorali sulla poligamia”. “In risposta a quanto richiesto dalla Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2023), che ha invitato il SECAM (Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar) a promuovere un discernimento teologico e pastorale sulla poligamia e sull’accompagnamento delle persone in unioni poligamiche che si avvicinano alla fede (cf. Relazione di Sintesi, n. 16q), la Chiesa in Africa, per mezzo del proprio organismo continentale, il SECAM, ha istituito un apposito gruppo di esperti. Questo gruppo di esperti, composto da 12 specialisti provenienti da diverse regioni dell’Africa e delle sue isole, e rappresentanti di ambiti differenti, quali la teologia dogmatica e fondamentale, gli studi biblici, la cura pastorale, il diritto canonico e l’antropologia, si è riunito due volte in presenza, integrando il lavoro con numerosi incontri online, portando così a compimento il proprio mandato”, si legge nel Rapporto.
La metodologia adottata dal gruppo di esperti si è sviluppata in tre fasi fondamentali: “ascoltare” (listening), “valorizzare” (appreciating) e “impegnarsi” (engaging).
Nel link si rintraccia l’intero Rapporto oggi pubblicato: Interim Reports of the Study Groups