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Pubblicati i Rapporti Intermedi dei Gruppi di Studio del Sinodo

La Segreteria Generale del Sinodo pubblica oggi i Rapporti Intermedi dei dieci Gruppi di Studio, più due

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La Segreteria Generale del Sinodo ha pubblica oggi i Rapporti Intermedi dei dieci Gruppi di Studio, insieme a quelli della Commissione canonistica e della Commissione SECAM sulla Poligamia.  Tanti i temi trattati: i poveri, la missione digitale, il ruolo delle donne, la poligamia, il ministero dei nunzi…tutto in chiave missionaria e sinodale.

“La diffusione di questi Rapporti Intermedi, dopo quelli pubblicati all’inizio della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (2 ottobre 2024), si rende opportuna” scrive il Cardinale Mario Grech nella nota di accompagnamento, “perché il lavoro dei Gruppi, data la ricchezza e la complessità di molte delle tematiche loro affidate, sta richiedendo un tempo superiore a quello originariamente preventivato. Ad ogni modo, alcuni Gruppi sono in procinto di concludere il loro lavoro, gli altri proseguiranno ancora nei prossimi mesi”.

Una nota ufficiale ha accompagnato la stesura di questi rapporti e ha specificato insieme al Cardinale Grech, Segretario Generale, che “i documenti presentati — redatti tra l’estate e l’autunno di quest’anno — restituiscono lo stato di avanzamento dei lavori, mettendo in luce sia il metodo sinodale che li anima, sia i passi concreti per attuarlo: ascolto reciproco, analisi dei numerosi contributi pervenuti, dialogo con gli Episcopati locali, confronto tra competenze diverse e ricerca condivisa dei passi da compiere nella docilità allo Spirito Santo. La loro diffusione intende favorire una più ampia conoscenza di questa parte del processo di attuazione del Sinodo”.

“Ad essi si aggiunge una breve presentazione (contenente il mandato e i nominativi) del Gruppo sulla Liturgia, recentemente istituito, e che ha iniziato i suoi lavori a fine luglio 2025. Invece, nessun rapporto è pubblicato per il Gruppo sulle Conferenze episcopali, Assemblee ecclesiali e Concili particolari la cui costituzione è in fase di avvio”, si legge ancora nella presentazione.

I Rapporti Intermedi sono pubblicati in Italiano e in Inglese.

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Ricordiamo che ultimamente, seguendo le richieste presenti nel Documento Finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, “Papa Leone XIV ha aggiunto altri due nuovi gruppi: quello su “La liturgia in prospettiva sinodale” e quello su “Lo statuto delle Conferenze episcopali, delle Assemblee ecclesiali e dei Concili particolari”.

Papa Leone XIV, nel luglio scorso, ha deciso di prolungare la data di consegna, chiedendo che i rapporti finali gli fossero consegnati, nella misura del possibile, il prossimo 31 dicembre 2025.

Il rapporto del Gruppo 1 è stato presentato da Sua Em. Card. Claudio Gugerotti e riguarda alcuni aspetti delle relazioni tra Chiese orientali cattoliche e Chiesa latina.

Il Gruppo di Studio 2 è composto da quattro donne e tre uomini, includendo religiosi, laici e membri del clero provenienti da cinque continenti e operanti in sei e il titolo è “L’ascolto del grido dei poveri e della terra”. “Dal luglio 2024 ci siamo riuniti diciannove volte tramite la piattaforma Zoom”, si legge nel rapporto.

I membri del Gruppo continuano a cogliere ogni opportunità per ascoltare le esperienze di vita di persone povere o emarginate. “Ciascun membro del Gruppo si impegnerà a entrare in contatto con persone o comunità povere o emarginate nel proprio continente di origine o di residenza, direttamente o attraverso intermediari che abbiano relazioni autentiche e continuative di fiducia con tali realtà. Allo stesso modo, ci si sforzerà di avere un confronto con alcune parrocchie, seminari, teologi, enti di formazione, reti ecclesiali, movimenti sociali e realtà impegnate nella cura della casa comune. Tutti i vescovi con incarichi di responsabilità sui temi della giustizia, la pace e l’ecologia nelle rispettive Conferenze Episcopali saranno invitati a fornire un loro parere”, si legge nello stesso Rapporto.

Il gruppo 3 si occupa di “La missione nell’ambiente digitale”. “La cultura digitale è un ambiente vissuto e in continua trasformazione, che, a seconda delle forme che assume, modella a sua volta il modo in cui le persone instaurano e vivono relazioni, esprimono le proprie convinzioni e ricercano la verità. Spetta a noi contribuire a plasmarla. In risposta all'appello el Sinodo sulla sinodalità e al mandato affidatoci dalla Segreteria Generale del Sinodo, il Gruppo di Studio 3 ha approfondito la questione della missione della Chiesa nell’ambiente digitale attraverso un processo sinodale di ascolto, discernimento e dialogo, vissuto in spirito di preghiera”, si legge nel Rapporto.

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Il Gruppo 4 si è riunito per “La revisione della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis in prospettiva sinodale missionaria”. Completando il proprio compito, il Gruppo elaborerà la bozza di un sintetico documento (non più di 10-12 pagine) per l’implementazione della Ratio Fundamentalis / delle Ratio Nationalis in chiave sinodale e missionaria.

“In ottemperanza alle indicazioni ricevute dalla Segreteria Generale del Sinodo ed in linea con il lavoro preparatorio già svolto lo scorso anno, il Dicastero per la Dottrina della Fede (che con tutte le sue istanze coincide con il Gruppo 5, previsto dal Processo sinodale sulla sinodalità) sta procedendo alla stesura del resoconto finale sullo specifico argomento della partecipazione delle donne alla vita e alla guida della Chiesa. Questa fase di lavoro succede ad un tempo di raccolta e valutazione dell’enorme materiale giunto al Dicastero sul tema sopradetto. Inoltre, il Dicastero ha sollecitato l’intervento sull’argomento di numerose donne già particolarmente coinvolte nella missione e nella guida della Chiesa”, questo riguarda il Gruppo 5.

Il suddetto resoconto finale sarà composto da tre parti: - una breve ricostruzione della storia del Gruppo 5, del suo metodo di lavoro e delle intuizioni avute durante il lavoro stesso; - una sintesi argomentata delle principali risultanze e convergenze circa il tema in oggetto derivanti dall’ascolto delle diverse componenti del Dicastero (Consultori, Ufficio Dottrinale, Congresso, Feria IV), dalla lettura dei testi ricevuti e dalle testimonianze sollecitate dallo stesso Dicastero. - un’ampia appendice di catalogazione dell’ingente materiale che il Dicastero ha ricevuto e raccolto nei mesi scorsi, che si prevede al momento di organizzare in sette parti:

1) Figure femminili rilevanti nella storia della Chiesa.

2) Testimonianze attuali di donne che partecipano alla guida della Chiesa.

3) Testimonianze di donne che lavorano nella Curia Romana.

4) Principio Mariano e Principio Petrino. Attualità e limiti.

5) La potestas ecclesiale. Natura ed esercizio.

6) Tensioni critiche nei confronti del clericalismo e del maschilismo.

7) Il contributo di Papa Francesco e di Papa Leone XIV circa il ruolo delle donne nella

Chiesa.

Il lavoro del Gruppo di Studio 6 ha dato vita, in stile sinodale, a tre sottogruppi tematici: I. Rapporti tra Vescovi e Consacrati/e II. Collaborazione tra Conferenze Episcopali e Conferenze dei Superiori/e Maggiori III. Relazioni tra Aggregazioni Ecclesiali e Chiese locali.

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“Alcuni aspetti della figura e del ministero del Vescovo (in particolare: criteri di selezione dei candidati all’episcopato, funzione giudiziale del Vescovo, natura e svolgimento delle visite ad limina Apostolorum) in prospettiva sinodale missionaria è ciò di cui si occupa il Gruppo 7. Per facilitare la regolare partecipazione dei membri non residenti a Roma, le riunioni si sono svolte in modalità mista, cioè in forma sia presenziale sia distanziale. Inoltre, all’interno del Gruppo è stato costituito un comitato di redazione, composto di cinque membri, che si è riunito anch’esso a cadenza generalmente mensile. Sul tema della selezione dei candidati all’episcopato, il Gruppo ha ottenuto dal Santo Padre Francesco, per mezzo dell’allora Cardinale Robert Francis Prevost, O.S.A., Prefetto del Dicastero per i Vescovi, la facoltà di esaminare le Istruzioni riservate inviate ai Rappresentanti Pontifici circa la procedura per le nomine episcopali nei territori di competenza del Dicastero per i Vescovi e del Dicastero per l’Evangelizzazione.

“Successivamente il Gruppo ha promosso una riunione congiunta con il Gruppo di Studio 8 (che si occupa de «Il ruolo dei Rappresentanti Pontifici in prospettiva sinodale missionaria»), allo scopo di ascoltare i suoi membri, in buona parte Nunzi Apostolici. In una successiva occasione un’esperta nella selezione del personale dirigente di società internazionali è stata invitata a presentare una relazione, con l’obiettivo di trarre informazioni utili dalle procedure in uso nella società civile”, si legge ancora nel Rapporto.

Al Gruppo di Studio 8 è stato affidato il compito di esaminare come il ministero dei Rappresentanti Pontifici, esercitato in varie parti del mondo, possa svilupparsi in una prospettiva più missionaria e sinodale. Erano previsti un approfondimento sull’esercizio di tale ministero e la formulazione di opportune raccomandazioni. Lo studio principale e la raccolta del materiale sono ormai completati; si entra ora nella fase di elaborazione, analisi e condivisione dei contenuti con i membri del Gruppo di Studio. Considerando le distanze geografiche, sarà necessario del tempo, ma si prevede di poter giungere a una sintesi conclusiva entro la fine del 2025.

“Questioni dottrinali, pastorali ed etiche “controverse” sono al centro del Gruppo 9. E anche sulle questioni che è sembrato adeguato definire “emergenti”. L’orizzonte è il “principio di pastoralità”. “Con tale principio intendiamo, in estrema sintesi, la logica per cui non c’è annuncio del Vangelo di Dio senza riconoscimento e promozione della soggettività dell’altro, ospitalità e responsabilità nei confronti dell’interlocutore a cui ci si rivolge”, continua il Rapporto.

“Alcune questioni emergenti (come ci sembra più adeguato designarle, piuttosto che “controverse”) saranno affrontate in modo da dare una declinazione operativa alle proposte avanzate. Si vedranno qui anche il ruolo e le articolazioni dei diversi saperi convocati per un concreto esercizio di dialogo transdisciplinare”, si legge nel Gruppo. Questi i temi: Omosessualità, Conflitti e pratica non violenta del Vangelo, Violenza sulle donne in situazione di conflitto armato, una situazione emblematica impostasi all’attenzione del gruppo nel corso dei lavori.

Il 10, ha trattato “La recezione dei frutti del cammino ecumenico nelle prassi ecclesiali”. L’ecumenismo dunque è al centro del gruppo.  “Al Gruppo di Studio 10 è stato affidato il compito di approfondire la recezionr dei frutti del cammino ecumenico nelle pratiche ecclesiali, in riferimento a tre questioni specifiche. A seguito dell’incoraggiamento di Papa Leone XIV a proseguire il lavoro dei Gruppi di Studio con rinnovato entusiasmo, accogliamo con gratitudine la nuova scadenza di dicembre 2025 come un’opportunità per approfondire la riflessione all’inizio di questo nuovo Pontificato. La nostra metodologia privilegia l’ascolto sinodale, l’attenzione al sensus fidei e l’impegno per un’attuazione pastorale fedele alla Tradizione cattolica”, riporta il Rapporto.

L’undicesimo gruppo è stato aggiunto da Papa Leone. Coordinato dal Dicastero per il Culto divino, in collaborazione con la Segreteria Generale del Sinodo, il gruppo espleterà il proprio mandato a partire dalla riflessione sul legame tra celebrazione eucaristica e vita sinodale missionaria della Chiesa. 

Poi c’è nel Rapporto la “Commissione Canonistica”.  “La Commissione Canonistica è stata istituita in occasione della Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nell’ottobre del 2023, con l’intento iniziale di ascoltare “lo spirito del Sinodo”, verificare il modo di procedere, comprendere quello che i membri dell’Assemblea sinodale proponevano e ponevano alla riflessione di tutta la Chiesa. Da quel momento la Commissione si è riunita sia in presenza che online otto volte, cercando di mettere a frutto il cammino sinodale e di lavorare sulle tematiche emerse nel corso delle Sessioni di ottobre 2023 e ottobre 2024”, si legge ancora nel Rapporto. I temi sono laicato/ donna; Conferenze Episcopali/ Concili particolari; organismi di partecipazione. 

Infine le “Sfide Pastorali sulla poligamia”. “In risposta a quanto richiesto dalla Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2023), che ha invitato il SECAM (Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar) a promuovere un discernimento teologico e pastorale sulla poligamia e sull’accompagnamento delle persone in unioni poligamiche che si avvicinano alla fede (cf. Relazione di Sintesi, n. 16q), la Chiesa in Africa, per mezzo del proprio organismo continentale, il SECAM, ha istituito un apposito gruppo di esperti. Questo gruppo di esperti, composto da 12 specialisti provenienti da diverse regioni dell’Africa e delle sue isole, e rappresentanti di ambiti differenti, quali la teologia dogmatica e fondamentale, gli studi biblici, la cura pastorale, il diritto canonico e l’antropologia, si è riunito due volte in presenza, integrando il lavoro con numerosi incontri online, portando così a compimento il proprio mandato”, si legge nel Rapporto.

La metodologia adottata dal gruppo di esperti si è sviluppata in tre fasi fondamentali: “ascoltare” (listening), “valorizzare” (appreciating) e “impegnarsi” (engaging).

Nel link si rintraccia l’intero Rapporto oggi pubblicato: Interim Reports of the Study Groups