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Papa Leone XIV, l'intelligenza artificiale. Attenzione alla possibile manipolazione per interesse

L'Udienza i Partecipanti al Seminario di Etica della “Asociación Latinoamericana de Sistemas Privados de Salud (ALAMI) promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita e si svolge da oggi a venerdì, a Roma

L'udienza di stamane | L'udienza di stamane | Credit Vatican Media L'udienza di stamane | L'udienza di stamane | Credit Vatican Media

 

Questa mattina, nel Palazzo Apostolico Vaticano, papa Leone XIV ha ricevuto in Udienza i Partecipanti al Seminario di Etica della “Asociación Latinoamericana de Sistemas Privados de Salud (ALAMI) promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita e si svolge da oggi a venerdì a Roma, al Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, per favorire il dialogo sull’etica nella salute, sull’intelligenza artificiale e sulle innovazioni tecnologiche e digitali.

 

Un’occasione per ricordare i possibili risvolti negativi dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. In un discorso, in lingua spagnola, il papa ha evidenziato i pericoli del progresso tecnologico e la possibilità che “la percezione” della realtà sociale e del malato possa essere distorta, “creando una situazione di ingiustizia nella gestione delle risorse necessarie alla corretta amministrazione della salute”.

 

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Ricorda come “strumenti come l’intelligenza artificiale possono essere manipolati, addestrati, per creare motivi di opportunità o interesse”. E continua: “Se come individui e come società siamo chiamati a difendere attivamente l'inconfondibile dignità di ogni essere umano, in tutte le fasi e sfaccettature della sua esistenza, purtroppo ciò non è sempre reale” ribadisce il pontefice. 

 

E avverte di una possibile distorsione delluso delle tecnolgie: “Le persone entreranno così in una perversa manipolazione che le classificherà in base alle cure necessarie e al loro costo, alla natura delle loro malattie, trasformandole in oggetti, in dati, in statistiche”. Presenta, dunque, una "ricetta" al possibile pericolo: “Il modo per evitarlo, credo, sta nel cambiare il nostro sguardo, nel percepire il valore del bene con una visione ampia, guardando, se mi è consentito, come guarda Dio, per non fermarci al profitto immediato, ma a ciò che sarà meglio per tutti, sapendo essere pazienti, generosi e solidali, creando legami e tendendo ponti, per lavorare in rete, per ottimizzare le risorse, affinché tutti possano sentirsi protagonisti e beneficiari del lavoro comune” conclude papa Leone XIV.

 

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