Città del Vaticano , giovedì, 2. ottobre, 2025 13:00 (ACI Stampa).
“L’intelligenza artificiale in medicina può e deve essere un grande aiuto per migliorare l’assistenza clinica, ma non potrà mai occupare il posto del medico. L’algoritmo non potrà mai sostituire un gesto di vicinanza o una parola di conforto”. Lo ha detto Papa Leone XIV stamane ricevendo la Confederación Médica Latinoiberoamericana y del Caribe.
Il Papa ha poi ricordato il prossimo santo - la cui canonizzazione è fissata per il prossimo 19 ottobre - José Gregorio Hernández, “uno dei medici più conosciuti in Venezuela all’inizio del ventesimo secolo, che ha saputo armonizzare la sua alta competenza medica con la sua dedizione a coloro che avevano più bisogno, tanto da guadagnarsi il titolo di medico dei poveri”.
"I medici - ha detto ancora il pontefice, citando le parole di Benedetto XVI - sono riserve di amore, che recano serenità e speranza ai sofferenti”.
E' necessario - ha concluso Papa Leone - “continuare a riflettere sulla relazione tra medico e paziente: il dialogo, la comunicazione e il contatto fisico devono essere sempre presenti nella relazione terapeutica, al di là degli strumenti e degli attrezzi utilizzati per trattare le malattie”.



