Roma , giovedì, 20. novembre, 2025 18:00 (ACI Stampa).
“Viviamo in un ambiente educativo complesso, frammentato, digitalizzato. Proprio per questo è saggio fermarsi e recuperare lo sguardo sulla ‘cosmologia della paideia cristiana’: una visione che, lungo i secoli, ha saputo rinnovare sé stessa e ispirare positivamente tutte le poliedriche sfaccettature dell’educazione. Fin dalle origini, il Vangelo ha generato ‘costellazioni educative’: esperienze umili e forti insieme, capaci di leggere i tempi, di custodire l’unità tra fede e ragione, tra pensiero e vita, tra conoscenza e giustizia. Esse sono state, in tempesta, àncora di salvezza; e in bonaccia, vela spiegata. Faro nella notte per guidare la navigazione”.
Prendendo spunto da questo paragrafo del proemio della lettera apostolica ‘Disegnare nuove mappe di speranza’, che papa Leone XIV ha scritto per il 60^ anniversario della Dichiarazione conciliare ‘Gravissimum educationis’ sull’educazione, abbiamo iniziato un dialogo con don Nicola Rotundo, presbitero dell’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace, dottore in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana in Roma e Cultore della Materia all’Università della Calabria, ed autore di libri sul rapporto tra teologia ed intelligenza artificiale, quali ‘Per una econom-IA etica’, ‘Intelligenza Artificiale. Un punto di vista etico-sociale’, ‘Etica Armonica. Riflessioni per innovare l’economia e il lavoro’.
Perché per la Chiesa l’educazione ‘non è attività accessoria, ma forma la trama stessa dell’evangelizzazione’?
“La Chiesa deve andare, fare discepoli, battezzare, insegnare ciò che Cristo Gesù ha comandato. Senza insegnamento non c’è evangelizzazione. Evangelizzare è porre il Vangelo e la verità di ogni Parola del Vangelo nel cuore di ogni uomo. Le parole del Santo Padre nella ‘Lettera Apostolica’ affermano come l’educazione sia il modo concreto in cui il Vangelo possa diventare esperienza personale e tessuto sociale. Infatti, educare significa accompagnare la crescita integrale (intelligenza, affettività, volontà e spiritualità) e così rendere visibile la carità evangelica nella vita quotidiana. In questo senso l’annuncio cristiano trova nella scuola, nella famiglia, nelle comunità formative il laboratorio in cui prende forma una vita buona per sé e per gli altri”.
Per quale motivo il papa ha invitato a ‘disegnare nuove mappe di speranza’?





