“Viviamo in un ambiente educativo complesso, frammentato, digitalizzato. Proprio per questo è saggio fermarsi e recuperare lo sguardo sulla ‘cosmologia della paideia cristiana’: una visione che, lungo i secoli, ha saputo rinnovare sé stessa e ispirare positivamente tutte le poliedriche sfaccettature dell’educazione. Fin dalle origini, il Vangelo ha generato ‘costellazioni educative’: esperienze umili e forti insieme, capaci di leggere i tempi, di custodire l’unità tra fede e ragione, tra pensiero e vita, tra conoscenza e giustizia. Esse sono state, in tempesta, àncora di salvezza; e in bonaccia, vela spiegata. Faro nella notte per guidare la navigazione”.
Solo attraverso un approccio educativo, etico e responsabile
Oggi parliamo di intelligenza artificiale, ma ci riferiamo più generalmente al “machine learning”, ovvero alle macchine che ora sono in grado di interagire, accumulare dati ed elaborarli in forma discorsiva, dando l’illusione di un’interazione. E allora cambiano le frontiere etiche, si crea la necessità di nuovi diritti, si cerca di comprendere nuovi confini.
“Stiamo assistendo a un periodo di nuovi progressi tecnologici che, sotto alcuni aspetti, possono essere paragonati alla Rivoluzione Industriale, ma che sono ancora più pervasivi. Essi influenzano profondamente il nostro modo di pensare, modificando la nostra comprensione delle situazioni e il modo in cui percepiamo noi stessi e gli altri. Oggi interagiamo con le macchine come se fossero interlocutori, e così diventiamo quasi un’estensione di esse. In questo senso, rischiamo non solo di perdere di vista i volti delle persone che ci circondano, ma anche di dimenticare come riconoscere e custodire ciò che è veramente umano”. Lo scrive Papa Leone XIV nel messaggio inviato ai partecipanti al Congresso Internazionale della Pontificia Accademia per la Vita: “Intelligenza Artificiale e Medicina: la sfida della dignità umana”.
Dopo il documento sulla Fratellanza Umana, Papa Francesco era pronto a firmare un altro documento congiunto con il mondo musulmano, incentrato sull'intelligenza artificiale. Il giudice Mohamed Abdelsalam , che ha preso parte ai colloqui che hanno portato al documento sulla Fratellanza Umana, ne ha dato notizia in una lunga intervista all'autore di questo articolo.
Papa Leone XIV ha inviato oggi un messaggio, a firma del Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, ai partecipanti all’AI for Good Summit 2025 che ha luogo a Ginevra dall’8 all’11 luglio 2025. L’evento è stato organizzato dall’International Telecommunication Union (Itu), in collaborazione con alcune agenzie delle Nazioni Unite e con il patrocinio del Governo svizzero.
nsieme al suo straordinario potenziale di beneficio per la famiglia umana, il rapido sviluppo dell'IA solleva anche questioni più profonde riguardanti l'uso corretto di tale tecnologia per generare un'economia più società globale autenticamente giusta e umana
Un incontro di alto livello per riunire
L'intervista a Don Rotundo sulla nuova frontiera dell'Intelligenza Artificiale
Sono convinto che l'intelligenza artificiale possa diventare un potente strumento per scienziati ed esperti che lavorano insieme per trovare soluzioni innovative e creative
E’ stata pubblicata la nota “Antiqua et nova” sul rapporto tra intelligenza artificiale e intelligenza umana, redatta dal Dicastero per la Dottrina della Fede e dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione.
“L’uso stesso della parola intelligenza collegato all’IA è inappropriato, poiché l’IA non è una forma artificiale di intelligenza umana bensì un suo prodotto. Se usata correttamente, l’IA aiuta la persona umana a realizzare la sua vocazione, in libertà e responsabilità”. Lo afferma il Papa nel messaggio inviato a Klaus Schwab, Presidente del World Economic Forum, in occasione del raduno annuale in corso a Davos-Klosters, in Svizzera, dal 20 al 24 gennaio
L'Europa è stata la prima a dotarsi di una legislazione strutturata sulla intelligenza artificiale, e il Vaticano segue questa linea con dei miglioramenti.
L'intervista a Don Nicola Rotundo, membro del consiglio direttivo del Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica (CIRB)
“Le scienze, nel loro tendere alla conoscenza e alla comprensione del mondo fisico, non devono mai perdere di vista l’importanza di utilizzare tale conoscenza per servire e promuovere la dignità delle persone e dell’umanità nel suo insieme”. Lo afferma il Papa nel discorso consegnato per l’udienza – annullata stamane a causa adi un lieve stato influenzale – alla Pontificia Accademia delle Scienze.
Il dibattito sull'Intelligenza Artificiale al Meeting di Rimini
Una riflessione sull’intelligenza artificiale con don Nicola Rotundo, sacerdote dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace e condirettore delle collane ‘Tra storia e religioni’ e ‘Harmonic Innovation’, autore di ‘Etica armonica’
"Nel lodare questa iniziativa vi chiedo di mostrare al mondo che uniti chiediamo un fattivo impegno per tutelare la dignità umana in questa nuova stagione di uso delle macchine". Sono queste le parole di incipit di Papa Francesco nel Messaggio che il Papa ha inviato ai partecipanti all’incontro “AI Ethics for Peace” (Hiroshima, 9-10 luglio 2024).Il convegno ha come obiettivo quello di promuovere lo sviluppo etico dell’Intelligenza Artificiale.
Dall’autorità mondiale con competenze universali per regolare il mercato finanziario proposta dall’allora Pontificio Consiglio delle Giustizia e della Pace nel 2011 ad una autorità mondiale con competenze universali sul tema dell’intelligenza artificiale rilanciato dalla presidente della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice Anna Maria Tarantola, ma presentato per la prima volta dall’arcivescvo Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, all’assemblea general delle Nazioni Unite lo scorso settembre. Il tema, generale, è quello della regolamentazione di fronte ad una sfida che è completamente nuova, da gestire, da comprendere, ma non demonizzare.
"Siamo sicuri di voler continuare a chiamare “intelligenza” ciò che intelligenza non è?"