Gerusalemme , venerdì, 21. novembre, 2025 12:30 (ACI Stampa).
Si sta svolgendo a Gerusalemme il V Congresso Internazionale dei Commissari di Terra Santa. L'apertura si è celebrata con la messa al Santo Cenacolo presieduta dal Custode di Terra Santa fra Francesco Ielpo e la liturgia di introduzione Poi è stata la vota delle testimonianze. Padre Gabriel Romanelli, IVE, parroco della Parrocchia della Sacra Famiglia in Gaza, l’unica parrocchia latina, in diretta streaming ha presentato la realtà che la sua comunità sta vivendo e ha parlato delle due paure più diffuse: che la guerra continui e che le soluzioni per la “ricostruzione” vengano attuate più avanti, in un futuro indefinito. La comunità cristiana della parrocchia al 7 ottobre 2023 era composta da 1017 persone, meno dello 0,048% del totale della popolazione. Tra quei 1017 cristiani, i cattolici erano 135. Una presenza esigua ma “è sempre stata molto forte l'azione spirituale, pastorale della Chiesa Cattolica. “La guerra è finita? No, non è finita la guerra. I grandi
bombardamenti, sì, ringraziamo Iddio e quello già dà sollievo” ha sottolineato il parroco di Gaza. Tutta la città è sconvolta: “Alcuni quartieri sono spariti, come sono sparite diverse città della Striscia di Gaza”. È grazie al patriarcato latino di Gerusalemme che la parrocchia ha continuato ad aiutare decine di migliaia di famiglie durante tutta la guerra fino ad ora, con diverse iniziative molto importanti, fra cui l’attenzione alle persone differentemente abili e alle famiglie con bambini che soffrono di malnutrizione.
Mons. Bruno Varriano, OFM, Vescovo Ausiliare della Diocesi Patriarcale di Gerusalemme dei Latini di origine brasiliana, è entrato a far parte della Custodia di Terra Santa nel 1996. È anche psicoterapeuta, specializzato in psicologia clinica. Come psicologo clinico ha lavorato nell’ospedale francese di Gerusalemme. Mons. Varriano è il primo vescovo cattolico latino di Cipro dopo 400 anni di assenza: “Siamo una Chiesa in crescita, abbiamo tanti fratelli che chiedono di diventare cattolici” ha sottolineato il vescovo che ha aggiunto “Portare unità fraterna, la gioia francescana: ecco la missione dell’essere io vescovo”. Non mancano i problemi ad esempio le chiese
trasformate in moschee o in bar ma ci sono segnali di speranza: mons. Varriano è stato chiamato dall’arcivescovo ortodosso per nominare il primo cappellano latino in un ospedale ortodosso. Il vescovo ha sottolineato “Dobbiamo camminare, dobbiamo educare le nuove generazioni ad amare gli ortodossi che sono i successori di san Barnaba.
Mons. Cesar Essayan, OFM Conv., Vicario Apostolico di Beirut ha sottolineato l’antichità della presenza cattolica per la presenza di molte famiglie religiose. Il contesto è particolarmente difficile anche per la situazione economica ma ha evidenziato la necessità di “Mostrare la prossimità della Chiesa e la prossimità di Dio: questo ha bisogno la gente del mio vicariato che ha bisogno che noi portiamo Cristo alla gente”. Il Vicario apostolico di Beirut ha fatto quattro richiami urgenti: il ritorno al senso del sacro, il ridimensionamento della presenza sui social media, la ripresa della




