Città del Vaticano , venerdì, 21. novembre, 2025 19:20 (ACI Stampa).
Un grande sorriso, quello del papa, su un enorme schermo. E un tifo letteralmente “da stadio”. Potrebbe essere questa la sintesi dell’incontro di papa Leone XIV in video collegamento con i 16mila partecipanti alla National Catholic Youth Conference riuniti nel Lucas Oil Stadium di Indianapolis.
Papa Leone XIV ha incontrato così i suoi connazionali grazie a un evento davvero prezioso. Il tema di quest'anno della conferenza è "Io Sono": obiettivo della kermesse, far incontrare Cristo ai partecipanti e di prepararli al discepolato. L'NCYC è stato creato dalla National Federation for Catholic Youth Ministry (NFCYM), un'organizzazione dedicata alla promozione della pastorale giovanile negli Stati Uniti. L’incontro ha visto coinvolta, in prima persona, l’EWTN, promotrice dell'evento, da sempre impegnata nella diffusione del messaggio evangelico.
Tanti sono stati i temi trattati durante il collegamento trasmesso in diretta dall’emittente EWTN e dai Media vaticani. Un incontro in cui si sono intervallate domande e risposte. “Ora è il momento di sognare in grande, di essere aperti a ciò che Dio può fare attraverso le vostre vite. Essere giovani spesso porta con sé il desiderio di fare qualcosa di significativo, qualcosa che faccia davvero la differenza. Molti di voi sono pronti ad essere generosi, ad aiutare coloro che amano, a lavorare per qualcosa di più grande di voi stessi. Come ci ha ricordato Benedetto XVI, non siamo fatti per la comodità. Siamo fatti per la grandezza. Siamo fatti per Dio stesso. Nel profondo, aneliamo alla verità” così ha esordito il pontefice. Parole che fanno riflettere e che invitano a una evangelizzazione “di fuoco”, vera e verace. Le domande sono introdotte dalla speaker e autrice Katie McGrady che ricorda, durante il suo ultimo incontro con papa Leone XIV di avergli regalato un paio di calze. “Indosso solo calze bianche”, con un grande sorriso risponde papa Leone XIV. Il riferimento è ai Chicago White Sox, la squadra di baseball per la quale Robert Francis Prevost tifa.





