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L'Incontro storico di Papa Leone XIV con i giovani cattolici degli Stati Uniti d'America

16mila partecipanti alla National Catholic Youth Conference riuniti nel Lucas Oil Stadium di Indianapolis. Il dialogo con il papa

Un momento della diretta di oggi | Un momento della diretta di oggi | Credit Vatican Media Un momento della diretta di oggi | Un momento della diretta di oggi | Credit Vatican Media

Un grande sorriso, quello del papa, su un enorme schermo. E un tifo letteralmente “da stadio”. Potrebbe essere questa la sintesi dell’incontro di papa Leone XIV in video collegamento con i 16mila partecipanti alla National Catholic Youth Conference riuniti nel Lucas Oil Stadium di Indianapolis.

Papa Leone XIV ha incontrato così i suoi connazionali grazie a un evento davvero prezioso. Il tema di quest'anno della conferenza è "Io Sono": obiettivo della kermesse,  far incontrare Cristo ai partecipanti e di prepararli al discepolato. L'NCYC è stato creato dalla National Federation for Catholic Youth Ministry (NFCYM), un'organizzazione dedicata alla promozione della pastorale giovanile negli Stati Uniti. L’incontro ha visto coinvolta, in prima persona, l’EWTN, promotrice dell'evento, da sempre impegnata nella diffusione del messaggio evangelico. 

 

Tanti sono stati i temi trattati durante il collegamento trasmesso in diretta dall’emittente EWTN e dai Media vaticani. Un incontro in cui si sono intervallate domande e risposte. “Ora è il momento di sognare in grande, di essere aperti a ciò che Dio può fare attraverso le vostre vite. Essere giovani spesso porta con sé il desiderio di fare qualcosa di significativo, qualcosa che faccia davvero la differenza. Molti di voi sono pronti ad essere generosi, ad aiutare coloro che amano, a lavorare per qualcosa di più grande di voi stessi. Come ci ha ricordato Benedetto XVI, non siamo fatti per la comodità. Siamo fatti per la grandezza. Siamo fatti per Dio stesso. Nel profondo, aneliamo alla verità” così ha esordito il pontefice. Parole che fanno riflettere e che invitano a una evangelizzazione “di fuoco”, vera e verace. Le domande sono introdotte dalla speaker e autrice Katie McGrady che ricorda, durante il suo ultimo incontro con papa Leone XIV di avergli regalato un paio di calze. “Indosso solo calze bianche”, con un grande sorriso risponde papa Leone XIV. Il riferimento è ai Chicago White Sox, la squadra di baseball per la quale Robert Francis Prevost tifa. 

 

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Un momento, quello vissuto nel tardo pomeriggio di oggi (ora italiana), davvero sorprendente per diversi motivi. Si sente la passione della missione, nelle parole di papa Leone XIV: “Il mondo ha bisogno di famiglie sante che trasmettano la fede e mostrino l'amore di Dio nella vita quotidiana. Se sentite di poter essere chiamati al matrimonio, pregate per un coniuge che vi aiuti a crescere nella santità e nella fede. Alcuni di voi potrebbero essere chiamati al sacerdozio. Se sentite questa chiamata nel cuore, non ignoratela. Parlate con un sacerdote di cui vi fidate. Altri potrebbero essere chiamati alla vita consacrata, per essere testimoni di una vita gioiosa, completamente donata a Dio. Non abbiate paura. Chiedete al Signore di guidarvi, di mostrarvi il Suo piano. Confidate in Gesù”. Matrimonio, vita consacrata, sacerdozio, tutte espressioni e strumenti per rendere gloria a Dio, per papa Leone XIV.

E alla domanda di Elise che chiede a papa Leone “Come possiamo noi giovani assicurarci di partecipare al dibattito sul futuro?”. Il pontefice risponde: “Non siete solo il futuro della Chiesa, ma il presente!”. Gli applausi dello stadio diventano ovazione.

E alla domanda “Come si sta preparando la Chiesa per il futuro?”, papa Leone risponde: “Quando affrontiamo sfide o ci preoccupiamo per il futuro, può essere utile ricordare la promessa che Gesù fece una volta a Pietro, quando disse: "Le porte degli inferi non prevarranno contro la Chiesa". Rassicura e incoraggia papa Leone XIV. 

Altro tema, quello dell’intelligenza artificiale: “L'intelligenza artificiale sta diventando una delle caratteristiche distintive del nostro tempo. Usare l'intelligenza artificiale in modo responsabile significa usarla in modi che ti aiutano a crescere, mai in modi che ti distraggono dalla tua dignità o dalla tua chiamata alla santità. L'intelligenza artificiale può elaborare le informazioni rapidamente, ma non può sostituire l'intelligenza”. E, ancora sulla tecnologia: “La tecnologia può davvero aiutarci in molti modi, anche nel vivere la nostra fede cristiana. Ci offre strumenti incredibili per pregare, per leggere la Bibbia, per approfondire ciò in cui crediamo. E ci permette di condividere il Vangelo con persone che altrimenti non incontreremmo di persona. Ma non potrà mai sostituire le relazioni reali, faccia a faccia”, sottolinea papa Leone XIV.

Un altro ragazzo chiede: “Come posso veramente affidare i miei problemi a Dio e sapere che Lui mi è vicino?” E papa Leone XIV non ha dubbi: “Gesù non si limita a comprendere le nostre difficoltà da lontano. Vuole davvero che gliele affidiamo perché si fida di noi. Questo inizia quando abbiamo una relazione vera. Non possiamo affidare i nostri problemi a qualcuno che conosciamo appena. Lui sa quando la vita sembra pesante. La Scrittura ci ricorda che è vicino a chi ha il cuore spezzato. Anche quando non sentiamo la Sua presenza, la nostra fede ci dice che Lui è lì”. 

La diretta con papa Leone XIV si chiude con la benedizione apostolica: un collegamento Roma-Indianapolis che viaggia sullo Spirito. Grazie all'etere. 

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