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Il Giubileo della misericordia, il Papa lo ha immaginato il 29 agosto scorso

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Non si possono fare paragoni tra l’ Anno Santo del 2000 e il prossimo Giubileo per la Misericordia. Lo ha ricordato l’arcivescovo Fisichella presidente del Pontificio consiglio delle nuova evangelizzazione che gestirà il Giubileo. Una preparazione che è iniziata con una conversazione tra il Papa e l’ arcivescovo il 29 agosto scorso. Una idea del Papa che è diventata subito un progetto operativo.

Oggi L’arcivescovo ha presentato il calendario e le prime indicazioni operative, tra cui il logo e il motto, una summa teologica della misericordia e un motto tratto da Lc 6,36, Misericordiosi come il Padre. Il logo è opera di p. M. I. Rupnik. “L’immagine- ha spiegato Fisichella- molto cara alla Chiesa antica, perché indica l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione, propone il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito” e significativa è anche la forma della mandorla “cara all’iconografia antica e medioevale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo.”

Ci saranno grandi eventi di popolo, ci sono giubilei dedicati tra cui uno per la Curia romana e uno per i carcerati, per i giovani, i movimenti E poi ci saranno i segni che Papa Francesco compirà in modo simbolico raggiungendo alcune “periferie” esistenziali per dare di persona testimonianza della vicinanza e dell’attenzione ai poveri, ai sofferenti, gli emarginati e a quanti hanno bisogno di un segno di tenerezza.

Ancora una attenzione particolare ai pellegrini che arriveranno senza una specifica organizzazione che “avranno un percorso privilegiato per attraversare la Porta Santa. Questo si rende necessario per consentire che l’evento sia vissuto in modo religioso, con sicurezza e al riparo dalle intemperie dell’abusivismo che ogni giorno sembra investire i milioni di persone che giungono nei luoghi sacri della cristianità.”

Ci saranno degli strumenti pastorali, sussidi liturgici per i vescovi che celebreranno l’ Anno Santo nelle loro diocesi come prescrive la Bolla Misericordiae vultus.

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Significativa anche la scelta dei sacerdoti che saranno missionari di misericordia e dovranno fare richiesta al Pontificio Consiglio. Saranno poi i vescovi diocesani a scegliere i più adatti a predicare e confessare a livello diocesano.

Pronti poi sito internet e social ma anche un aggiornamento cartaceo tramite la rivista dei Paolini, Credere. Il sito internet ufficiale del Giubileo è già stato pubblicato: www.iubilaeummisericordiae.va.

Uno strumento in più di preparazione saranno le catechesi che regolarmente saranno fatte sulla Divina Misericordia nella chiesa di Santo Spirito in Sassia a pochi passi da San Pietro basata sulla enciclica di Giovanni Paolo II Dives in misericordia. La Libreria editrice vaticana ha provveduto a ripubblicarla in una edizione aggiornata.

Nessuna previsione sui numeri per ora, dalla prossima settimana iniziano gli incontri con le autorità italiane per la organizzazione e la sicurezza, ma anche quelli con i responsabili della diocesi di Roma per poter organizzare una vera accoglienza spirituale dei fedeli che verranno per viverci il Giubileo.