La pianta di fico che non dà frutto "rappresenta la persona che non fa niente per aiutare, che vive sempre per se stessa, affinché non le manchi niente. Gesù condanna la sterilità spirituale, l’egoismo spirituale. Io vivo per me, che a me non mi manchi niente e che gli altri si arrangino!”. Così questa mattina il Papa nell'omelia pronunciata nel corso della Messa quotidiana a Santa Marta.

Nello stesso tempo - ammonisce Francesco - Gesù non approva il comportamento "degli sfruttatori, degli affaristi nel tempio. Sfruttano anche il luogo sacro di Dio per fare degli affari: cambiano le monete, vendono gli animali per il sacrificio, anche fra loro hanno come un sindacato per difendersi. Questo era non solo tollerato, ma anche permesso dai sacerdoti del tempio. Fanno della religione un affare. La gente che andava in pellegrinaggio lì a chiedere la benedizione del Signore, a fare un sacrificio: lì, quella gente era sfruttata! I sacerdoti non insegnavano a pregare, era un covo di ladri. Pagate, entrate… Facevano i riti, vuoti, senza pietà. Non so se ci farà bene pensare se da noi accade qualcosa del genere in qualche posto. Non so? E' utilizzare le cose di Dio per il proprio profitto".

Un vero cristiano invece - secondo Papa Bergoglio - è colui che applica lo "stile di vita della fede". "Quando voi vi metterete a pregare chiedendo questo, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate. E’ l’unica condizione - ha concluso il Pontefice - perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni voi, le vostre colpe. Questo è il terzo stile di vita. La fede per aiutare gli altri, per avvicinarsi a Dio. Questa fede che fa miracoli".