Attenzione ai falsi profeti, Gesù mette in guardia “dai falsi profeti” e invita a distinguere “dove sono i veri profeti e dove sono gli pesudoprofeti, dove sono i veri predicatori del Vangelo e dove sono quelli che predicano un Vangelo che non è Vangelo”. Lo ha detto il Papa stamane nel corso della messa quotidiana a Santa Marta.

Per essere profeti "il binomio parlare-fare non è sufficiente… ci inganna, tante volte ci inganna. E Gesù cambia e dice: il binomio è l’altro, ascoltare e fare, mettere in pratica: chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Quando Gesù ammonisce la gente dal guardarsi dagli pseudoprofeti, dice: Dai loro frutti li conoscereti. E qui, dal loro atteggiamento: tante parole, parlano, fanno prodigi, fanno cose grandi ma non hanno il cuore aperto per ascoltare la Parola di Dio, hanno paura del silenzio della parola di Dio e questi sono gli pesudocristiani, gli pseudopastori. E’ vero, fanno cose buone, è vero, ma gli manca la roccia".

Ai pastori mondani manca "la roccia dell’amore di Dio, la roccia della Parola di Dio". Dobbiamo sempre ricordare tre parole - ha ribadito il Pontefice - "fare, ascoltare, parlare. Uno che parla e fa, solamente, non è un vero profeta, non è un vero cristiano, e alla fine crollerà tutto: non è sulla roccia dell’amore di Dio non è saldo come la roccia. Uno che sa ascoltare e dall’ascolto fa, con la forza della parola di un altro, non della propria, quello rimane saldo. Benché sia una persona umile, che non sembra importante, ma quanti di questi grandi ci sono nella Chiesa! Quanti vescovi grandi, quanti sacerdoti grandi, quanti fedeli grandi che sanno ascoltare e dall’ascolto fanno!". Un esempio da seguire - ha concluso Francesco - è quello di Madre Teresa che silenzionsamente ha saputo ascoltare e costruire.