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A Castelgandolfo cambia tutto e arriva il Borgo Laudato sì

Sono iniziati i lavori nei giardini con cura e formazione e nella seconda parte dell'anno saranno riviste le Fattorie

Fattorie delle Ville Pontificie |  | www.vaticanstate.va Fattorie delle Ville Pontificie | | www.vaticanstate.va

Da qualche tempo i prodotti delle Fattorie Pontificie non sono più disponibili. Una mancanza che ha creato qualche malumore. Allora abbiamo cercato di capirne di più.

Tutto dipende dal Centro di Alta Formazione Laudato si’ (CeAF-LS). Sarà questa la nuova realtà delle Ville Pontificie? Eppure già da anni si lavorava per rendere ottimale il prodotot delle Ville Pontificie. 

A poco più di un anno dalla nascita del Centro voluto da Papa Francesco a febbraio del 2023 si comincia ad elaborare il progetto “Borgo Laudato sì” .

Un progetto "verde" che segue, dicono i responsabili, "tre direttrici principali del progetto "Borgo Laudato si’": l’educazione all’ecologia integrale, l’economia circolare e generativa e la sostenibilità ambientale. Il progetto interessa i 55 ettari di zona extraterritoriale a Castel Gandolfo, divisi in 35 ettari di meravigliosi giardini e 20 ettari di terreno agricolo e zootecnico, serre ed edifici di servizio".

L'inizio del lavoro è stato a metà gennaio, e il primo risultato è stata la scomparsa dei prodotti delle Fattorie. "Il personale prima impiegato nei 55 ettari è passato alle dipendenze del CeAF-LS. Il lavoro in tal senso si è svolto in collaborazione e dialogo con il Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e con le Direzioni interessate". Due le fasi operative. Dapprima l’area dei giardini e la seconda l’area agricola e zootecnica.

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Per la parte dei giardini il CeAF-LS, si è impegnato nella protezione e nello sviluppo per "custodire al meglio la ricchezza inestimabile del luogo e preservarne l’integrità per le generazioni future" Ci saranno anche delle attività formative per educare all'ecologia integrale. Aperture per le visite e "possibilità di coniugare in una sola esperienza secoli di storia, bellezze naturali e artistiche uniche e un percorso immersivo Laudato si’". Ci saranno accessi per le categorie più vulnerabili e saranno avviati corsi di formazione al lavoro, soprattutto per migranti, rifugiati, minori non accompagnati, donne sopravvissute a violenza, giovani e adulti disoccupati, persone con diverse abilità ed ex detenuti.

Infine le attività per i ragazzi  sempre con visite guidate e momenti formativi, con la possibilità di svolgere attività e laboratori adatti alle diverse età. Infine verranno offerti corsi, seminari e ritiri sui temi fondamentali della Laudato si’ rivolti a imprenditori e tecnici di imprese.

Solo nel secondo semestre del 2024, ci si occuperà della zona agricola di circa 25 ettari dove "si stanno già realizzando alcune attività propedeutiche in vista di una riorganizzazione e sviluppo delle attività produttive, che da anni caratterizzano le fattorie pontificie di Albano". L'idea è qualla di un modello di "economia circolare fondato sulla condivisione, sul riutilizzo, sulla riparazione, sul ricondizionamento e sul riciclo. Fa parte del progetto la creazione di una comunità energetica fondata su fonti rinnovabili. In ogni attività verrà data grande importanza alla preservazione della biodiversità e alla armonica interazione tra essere umano e natura".

Sarà allora che forse a Castelgandolfo si potranno di nuovo trovare i prodotti delle Ville? 

Infine con lo sguardo al Giubileo dovrebbe essere pronto "un vero e proprio "Borgo Laudato si’", un luogo di totale immersione nell’ecologia integrale promossa da Papa Francesco, un luogo dove imparare e toccare con mano i rudimenti della custodia del creato".  Non resta che aspettare e vedere.