La Diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino dà il via alla scuola di formazione socio-politica “Giuseppe Toniolo” che per l’edizione 2017 si concentrerà sui temi fondanti della democrazia e della partecipazione responsabile. Tra i relatori della prima sessione che si terrà sabato 21 gennaio anche Monsignor Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana.

Oltre a Monsignor Galantino interverranno Romano Molesti, presidente Fondazione nazionale di studi tonioliani. Giovanni Scanagatta, segretario generale Ucid, suor Alessandra Smerilli docente alla Pontificia facoltà di scienze dell’educazione Auxilium e Rolando Pini, professore ordinario di diritto amministrativo all’Università di Bologna.

 “Questi incontri - commenta Francesca Di Maolo, presidente della Commissione problemi sociali e lavoro - sono stati denominati Le giornate del nuovo umanesimo ad indicare che, dopo i fallimenti delle varie ideologie che si sono registrate nel secolo breve, dopo i tentativi, tutti falliti, di creare un nuovo ordine interno e internazionale basato sui principi di un laicismo materialista, è più che mai urgente riscoprire, pur in dialogo con altre ispirazioni e culture, i principi fondamentali del cristianesimo e della dottrina sociale della Chiesa, sicura fonte di ispirazione capace di avviare a soluzione i problemi attuali sempre più gravi e complessi. Le Giornate del nuovo umanesimo dovranno affrontare tematiche attuali e di grande interesse con la maggiore concretezza possibile, evitando le trattazioni fine a se stesse, i linguaggi accademici e paludati, ma soprattutto, dovranno farsi portavoce di proposte concrete. E’ il momento che i cattolici si sentano impegnati in un’opera di riscoperta dei valori fondanti della nostra civiltà ed elaborino soluzioni, in una parola, che facciano sentire la propria voce. Attualità e concretezza vorrebbero essere, dunque, le caratteristiche di queste giornate del nuovo umanesimo, che intendono recuperare lo spirito con cui Giuseppe Toniolo, a cavallo dell’otto-novecento, aveva cercato di affrontare i problemi allora più urgenti”.