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Anche i Legionari di Cristo hanno il loro Giubileo. Con indulgenza plenaria

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Ci sarà un altro Giubileo che si celebrerà in parallelo con l’Anno Santo Straordinario della Misericordia, ed è il giubileo dei Legionari di Cristo, che festeggia il 75esimo anniversario della Fondazione. E per l’occasione Papa Francesco ha concesso l’indulgenza plenaria a tutti i Legionari di Cristo e ai membri del Movimento di Regnum Christi.

È una indulgenza speciale per i membri della Legione. Che – decreto della Penitenzieria apostolica alla mano – potranno guadagnare l’indulgenza in due giorni dell’anno giubilare della Legione: nella solennità di Cristo Re del 2015 e nella solennità del Sacro Cuore del 2016. In quei giorni, dovranno rinnovare, attraverso devozioni, gli impegni che li legano al movimento Regnum Christi o alla Legione, e pregare per la fedeltà della loro patria alla devozione cristiana, per le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata e per la difesa della famiglia.

Il decreto va anche oltre, e concede l’indulgenza plenaria ogni qualvolta i Legionari e membri del Regnum Christi dedicheranno un tempo sufficiente alla realizzazione di opere di misericordia corporale e spirituale, e al termine di questo tempo diranno un Padre nostro, un Credo e una invocazione a Maria. Un’altra possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria è il dedicare un tempo sufficiente a insegnare o apprendere la dottrina cristiana o a partecipare a missioni di evangelizzazione.

Padre Eduardo Robles-Gil, direttore generale della Legione, ha incoraggiato i membri ad “aprofittare della grazia” concessa dal Papa. In una lettera, il direttore generale ha anche spiegato ai membri della Legione come celebrare il giubileo della fondazione. Un giubileo che deve essere anche visto come “un tempo di purificazione della memoria”, per sperimentare che “dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia” e come un’occasione per la riconciliazione: “nessuno si senta escluso nella nostra famiglia spirituale”.

Padre Robles-Gil ricorda anche che “alcuni anni fa eravamo convinti che il nostro carisma fosse parte della nuova primavera della Chiesa.” Una certezza – aggiunge – che i Legionari hanno anche oggi, sebbene riconoscano “che nel nostro campo cresce anche la zizzania e abbiamo sperimentato la fragilità umana e il peccato. Nonostante queste debolezze, sappiamo che Cristo vive, che ci accompagna ancora oggi e che possiamo gioire oggi perché la sua bontà non finisce e la sua misericordia è eterna.”

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Nel corso di questi anni, i Legionari di Cristo hanno sperimentato un profondo rinnovamento, che ha portato – il 14 ottobre 2014 – alla promulgazione dei nuovi Statuti, annunciati ufficialmente a tutti i membri della Legione nella festa di Tutti i Santi dello scorso anno. Si trattava del sesto “testo costituzionale” della Legione, dopo le edizioni del 1948, 1965, 1970, 1983 e 1994.

Queste ultime sono state soggette al lavoro certosino della commissione stabilita il 5 dicembre 2010 dal Cardinale Velasio de Paolis, che il Papa aveva nominato delegato pontificio della Legione di Cristo. La nomina di de Paolis era parte del processo di rinnovamento che era cominciato sotto Benedetto XVI. Tra i primi provvedimenti di Benedetto XVI, c’era stato quello riguardante Marcial Maciel, il fondatore dei Legionari di Cristo, che viveva una doppia vita, aveva abusato di seminaristi, avuto relazioni con donne e avuto almeno una figlia riconosciuta. Una doppia vita continuamente denunciata nel corso degli anni.

La Congregazione della Dottrina della Fede era stata finalmente in grado di aprire una indagine sulla Legione all’inizio del 2003, che poi Benedetto XVI ha portato avanti con forza.

Nel 2006, la Congregazione per la Dottrina della Fede, con l’approvazione del Papa, aveva imposto a Maciel una “vita ritirata di preghiera e penitenza, rinunciando ad ogni forma di ministero publico”, sebbene avesse deciso di non sottoporlo a processo canonico a causa della sue età avanzata.

Poi, una visita apostolica, e quindi la nomina nel 2010 del Cardinal Velasio de Paolis come delegato positivo, per un processo di rinnovamento di tre anni che si è concluso nel 2013 e che ha avuto il suo culmine con la promulgazione degli Statuti nel 2014.

Celebrando il suo Giubileo, la Legione fa un altro passo avanti nel suo cammino di purificazione della memoria.

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