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Anche il Presidente italiano Mattarella visiterà la mostra su Aquileia

I 2200 anni di vita della città in mostra all' Ara Pacis fio al 1 dicembre

Una delle magnifiche foto di Elio Ciol di Aquileia |  | Fondazione Aquileia
Una delle magnifiche foto di Elio Ciol di Aquileia | | Fondazione Aquileia
Il mosaico del pavone, uno dei simboli dell' arte aquileiesi del IV secolo DC |  | Fondazione Aquileia
Il mosaico del pavone, uno dei simboli dell' arte aquileiesi del IV secolo DC | | Fondazione Aquileia
La foto di un mosaico di Aquileia |  | Fondazione Aquileia
La foto di un mosaico di Aquileia | | Fondazione Aquileia
La  Concordia Apostolorum, bassorilievo del IV secolo DC |  | Fondazione Aquileia
La Concordia Apostolorum, bassorilievo del IV secolo DC | | Fondazione Aquileia

2200 anni di storia che si raccontano attraverso arte e fede. E’ questo la mostra Aquileia 2200. Porta di Roma verso i Balcani e l’Oriente"  che sabato mattina 30 novembre sarà visitata in forma privata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La mostra al Museo dell’Ara Pacis di Roma si chiude il 1 dicembre e racconta le “trasformazioni” della Città nei suoi momenti storicamente più significativi: l’antica città romana, l’Aquileia bizantina e medioevale, il Patriarcato e la Chiesa aquileiese, sino a giungere al periodo in cui la città fu parte dell’Impero asburgico ed infine agli anni della Prima Guerra Mondiale e del successivo dopoguerra.

Nata dalla collaborazione tra la Sovrintendenza Capitolina, la Fondazione Aquileia e il Polo Museale del Friuli Venezia Giulia la mostra riunisce alcune importantissime opere d’arte romana provenienti dal Museo Archeologico Nazionale - tra cui l’iconica “Testa del Vento” bronzea - e circa trenta calchi di reperti aquileiesi provenienti dal Museo della  Civiltà Romana e realizzati nel 1938 in occasione della Mostra Augustea della Romanità, laddove Aquileia era la città più rappresentata insieme a Pompei e Ostia.

Favolose le cinquanta  splendide fotografie scattate 40 anni fa dal Maestro Elio Ciol, stampate su carta di cotone e illuminate magistralmente  che riproducono spazi, mosaici, sculture con una vividezza che rendono la realtà.

Nella mostra, elegante e funzionale nell’allestimento, tra oggetti, foto, filmati e didascalie, c’è anche la proiezione di un documentario  “Le tre vite di Aquileia”,  voluto dalla Fondazione Aquileia per far conoscere al grande pubblico la storia millenaria della città divenuta patrimonio UNESCO nel 1998 e realizzato da 3D Produzioni in collaborazione con Sky Arte e Istituto Luce Cinecittà, con la regia di Giovanni Piscaglia.

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“Aquileia è una città dalle tante anime, che ha vissuto da protagonista stagioni storiche di primaria importanza per l’Italia  - ed è stato una sfida raccontarla - ha spiegato il regista– attraverso un film che restituisse la complessità dell’eredità storica di Aquileia e la vitalità della grande città cosmopolita che fu nei secoli passati. Non solo storia anti­ca, la città viene raccontata fino ai giorni nostri indagando il modo in cui la storia è diventata oggetto di studio, scavo, musealizzazione e tutela”.
 
Oltre che celebrare i 2.200 anni di storia dell’antica città romana, la mostra vuole sottolineare l’importanza del rapporto Aquileia-Roma e la straordinaria capacità di palingenesi di una città, più volte risorta dopo invasioni, spoliazioni, guerre e terremoti, la cui esistenza ha avuto un significato non solo militare, politico ed economico per oltre due millenni, ma anche culturale e ideale nel bacino del Mediterraneo e nel rapporto tra Oriente e Occidente.

Per secoli Aquileia è stata il porto più a settentrione dell’intero Mediterraneo e ha costituito la porta d’entrata di merci, arte e idee provenienti da Nord Africa e Medio Oriente che, rielaborate e metabolizzate, da Aquileia si sono diffuse nell’Italia Settentrionale, nei Balcani e nel Noricum.

Pur essendo passata da 100.000 a 3500 abitanti, Aquileia è abitata ininterrottamente da 2200 anni e oggi convive con il suo patrimonio archeologico, la sua caratteristica è la stratificazione, un dato che emerge in modo sorprendente dalle immagini di alcune delle scoperte più importanti.

"Aquileia 2.200. Porta di Roma verso i Balcani e l’Oriente" ha il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, che è il maggior finanziatore della Fondazione Aquileia,  il patrocinio del Comune di Aquileia  e vede la partecipazione della Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia, dell’Associazione Nazionale per Aquileia e della Cineteca del Friuli. La mostra è resa possibile anche grazie all’importante supporto di PromoTurismoFVG e della Camera di Commercio Pordenone - Udine nell’ambito del progetto Mirabilia ed è realizzata in collaborazione con l’Istituto Luce, prestatore di alcuni filmati d’epoca e una proposta alla clientela di Trenitalia -Ferrovie dello Stato.

La mostra è stata anche  l’occasione per una presenza visibile, attraente ed accogliente, nel cuore di Roma, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del suo sistema di promozione  e delle realtà rappresentative del territorio, teatro di numerosi eventi abbinati a degustazioni di enogastronomia del territorio che hanno visto coinvolti il mondo delle Università e delle Accademie culturali italiane e straniere, i consiglieri culturali di varie ambasciate, i capi missione accreditati presso la Santa Sede e la FAO, le Università Pontificie, i  Musei Vaticani, ex Capi di Stato e di Governo di Balcani, Europa Centro Orientale e Paesi Baltici oltre alla stampa italiana ed estera.