Il momento forte della sua giornata era partecipare alla Santa Messa e ricevere l’Eucaristia” e visse nella “contemplazione di Cristo suo sposo e nell’incessante preghiera per la salvezza delle anime”. Lo ha detto a Granada, in Spagna, il Cardinale Giovanni Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, nell’omelia dalle Messa celebrata oggi per la beatificazione di Maria Emilia Riquelme, religiosa fondatrice delle Suore Missionarie del Santissimo Sacramento e di Maria Immacolata.

La vita di questa religiosa - ha aggiunto il porporato - è un “incoraggiamento anche per la Chiesa odierna, oggi più che mai chiamata a rispondere al bisogno di speranza degli uomini”.

Nella sua esistenza terrena Maria Emilia Riquelme - ha aggiunto il Cardinale Becciu - ha dimostrato “profondo amore verso il prossimo, soprattutto quello povero, malato e abbandonato, nel quale rifletteva il suo profondo amore verso il Signore”, vivendo sempre in spirito di umiltà come se fosse “sempre l’ultima, la più piccola di tutti, la più peccatrice davanti a Dio”.