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Benedetto XVI, il cordoglio unanime delle altre religioni e confessioni cristiane

Il Rabbino Capo di Roma: Benedetto XVI ha mostrato insolite aperture e ha combattuto pregiudizi radicati

Papa Benedetto XVI |  | World Meeting of Families 2012/CNA Papa Benedetto XVI | | World Meeting of Families 2012/CNA

Numerosi sono stati i messaggi dei rappresentanti delle altre confessioni cristiane e delle altre religioni per la morte del Papa emerito Benedetto XVI.

"Papa Benedetto è  stato uno dei più grandi teologi della sua epoca, impegnato nella fede della Chiesa e risoluto nella sua difesa. In tutto, anche nei suoi scritti e nella sua predicazione, guardava a Gesù Cristo, immagine del Dio invisibile. Era abbondantemente chiaro che Cristo era la radice del suo pensiero e la base della sua  preghiera. Nel 2013 Papa Benedetto ha compiuto il passo coraggioso e umile di dimettersi dal pontificato. Facendo questa scelta liberamente ha riconosciuto la fragilità umana che colpisce tutti noi", ha commentato Justin Welby, arcivescovo anglicano di Canterbury.

“L'indiscutibile autorità di Benedetto XVI come eminente teologo gli ha permesso di dare un contributo significativo allo sviluppo della cooperazione intercristiana, alla testimonianza di Cristo in un mondo secolarizzato”, il cordoglio del Patriarca ortodosso di Mosca, Kirill.

Dal mondo ebraico si leva la voce del Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni. "Benedetto XVI nel suo pontificato breve ma intenso ha lasciato un segno importante non solo nella sua Chiesa ma nel mondo intero. L'immagine di sé che proponeva era più quella del teologo, del professore, che quella del pastore. Per questo la sua ascesa al trono pontificio per molti sollevava domande e persino preoccupazioni. Nel mondo ebraico in particolare si temeva una involuzione dottrinale e un rallentamento del dialogo che con Giovanni Paolo II aveva fatto molti passi avanti. Invece è stata proprio la profondità dottrinale che lo caratterizzava a dare forza e strumenti anche nuovi al percorso di amicizia. Benedetto XVI da una parte ha stabilito dei limiti precisi, dall'altra ha mostrato insolite aperture e ha combattuto pregiudizi radicati. Anche dopo il suo ritiro ha continuato a elaborare il suo pensiero discutendone con rabbini. La notizia della sua morte ci lascia con il rammarico e il rimpianto per la perdita di un interlocutore di altissimo livello, fermo nella sua fede e nelle sue convinzioni, ma disposto all'ascolto rispettoso", il ricordo di Di Segni.

Cordoglio è stato espresso anche dalle comunità islamiche e buddiste.

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