Dal chiostro si alza un coro di voci angeliche, in una luce tersa e odorosa di fiori delicate ed erbe accuratamente selezionate. Un gruppo di monache cantano e poi si riuniscono in chiesa per pregare e ancora cantare.
Presentato ieri a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il francobollo commemorativo dedicato a Papa Benedetto XVI, morto il 31 dicembre 2022 all’età di 95 anni.
Il 21 giugno 2015 Francesco è stato il quarto Papa - il terzo in epoca contemporanea dopo San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI - a raccogliersi in preghiera davanti alla Sindone, il telo di lino che avvolse il corpo di Gesù crocifisso. Nei primi anni del XIX Secolo Papa Pio VII compì due atti di venerazione privati davanti alla Sindone.
Non è un libro di rivelazioni, di chiarimenti o notizie sensazionali. E' molto di più e molto meglio: è un libro di storia. Ratzinger la scelta. "Non sono scappato", di Orazio La Rocca edito da San Paolo è un preciso lavoro di cronaca. Chiaro, semplice ed approfondito. La cronaca di quasi 10 anni di "pontificato emerito" di Benedetto XVI.
La morte di papa Benedetto XVI è stata accompagnata dalla pubblicazione di una serie di volumi nei quali, in modi diversi, si avverte l’eco delle tensioni presenti nella Chiesa in Germania.
Funerali solenni di Benedetto XVI. Piazza San Pietro è gremita per rendere omaggio al Papa Emerito.
Il 16 aprile del 1927 nasceva Joseph Ratzinger divenuto poi Benedetto XVI. La sua morte non ha spezzato i legami di affetto di chi ha vissuto con lui. Come l'arcivescovo Alfred Xuereb che ha recentemente pubblicato un libro- diario dei suoi giorni con Benedetto come secondo segretario e oggi nunzio in Corea del Sud e Mongolia.
Mentre la stampa italiana propone all'arcivescovo Gänswein domande che "fanno scalpore" il Prefetto della Casa Pontificia propone all'Università di Heiligenkreuz una conferenza su "Il pontificato di Papa Benedetto dalla prospettiva di un testimone contemporaneo".
Lo aveva chiarito in una lunga nota legale e soprattutto in una lettera a febbraio dello scorso anno. Benedetto XVI aveva respinto le accuse mosse contro di lui. Ma hanno aspettato che morisse per archiviare il procedimento. La Procura di Monaco ha archiviato per mancanza di prove l’accusa mossa a Joseph Ratzinger, quando fu arcivescovo di Monaco e Frisinga (dal 1977 al 1982), di essere stato complice nel coprire un sacerdote pedofilo.
La targa sarà benedetta dall'Arcivescovo Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI, al termine della Messa che lo stesso presule celebrerà alle 10.
“Sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, quella del ginocchio è stata un’umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene”. Così Papa Francesco in una intervista rilasciata alla Radiotelevisione svizzera che andrà in onda domenica sera ed anticipata in parte da Vatican News.
Ci vuole un grande coraggio a riscoprire il senso del limite. E ci vuole umiltà. La notizia che lunedì 11 febbraio 2013 si è diffusa con la velocità del fulmine, le dimissioni del Papa, è sembrata a molti uno scherzo. Telefoni che squillano, e mail, sms, chat impazzite.
Sono passati esattamente dieci anni da quel giorno che – in un modo o nell’altro – ha di fatto cambiato la storia della Chiesa. Al termine del concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto, Benedetto XVI annunciava ai Cardinali e al mondo la sua decisione di lasciare il pontificato.
"Uno dei più grandi e più influenti teologi di tutti i tempi sulla cattedra di Pietro si è messo sotto la protezione di un santo per il quale non esisteva teologia, solo adorazione".
“La musica, la grande musica, distende lo spirito, suscita sentimenti profondi ed invita quasi naturalmente ad elevare la mente e il cuore a Dio in ogni situazione, sia gioiosa che triste, dell’esistenza umana. La musica può diventare preghiera”,
Un testamento spirituale, l’ultimo capitolo appassionante e coerente del pensiero di Joseph Ratzinger, un vero dono per credenti e per chi cerca la verità, antidoto contro la confusione e la marea montante dell’intolleranza e dell’odio
Benedetto XVI ha lavorato tutta la vita “per la Chiesa fatta della gente semplice che, forse, non comprende divisioni e polemiche”. Lo ha detto l’Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, celebrando ieri in Sant’Ambrogio una Messa in suffragio del Papa emerito, morto lo scorso 31 dicembre.
Ai funerali di Benedetto XVI, il Cardinale Malcolm Ranjith non poteva mancare. Legatissimo al Papa emerito, da cui era stato nominato arcivescovo di Colombo e creato cardinale, Ranjith conosceva e condivideva il pensiero di Ratzinger. Tanto da volere un istituto culturale intitolato proprio a Benedetto XVI, inaugurato il 27 dicembre 2015.
Juan Carlos Gavancho, sacerdote peruviano dell'arcidiocesi di Chicago (Stati Uniti), ha detto in un'intervista all'agenzia ACI Prensa che durante il pontificato di Benedetto XVI "il diavolo e l'inferno tremavano" perché non potevano cantare vittoria dopo la morte di san Giovanni Paolo II.
“Guardare i Papi in contrapposizione impoverisce perché si perdono gli aspetti belli e arricchenti significativi delle loro personalità.”