E’ salesiano, nato a Romano Canavese, in provincia di Torino e diocesi di Ivrea. Frequenta lo storico oratorio di Valdocco e il Liceo Salesiano Valsalice; nel capoluogo piemontese perfeziona i suoi studi teologici prima di giungere a Roma. Che il cardinale Tarcisio Bertone sia legato alla Sindone non è per niente una notizia, ovviamente. Sta nelle corde della sua esperienza umana. E questa mattina il già Segretario di Stato vaticano ha celebrato proprio nel Duomo di Torino di fronte al Sacro Telo. Prestissimo, alle 7, senza particolari organizzazioni, prendendo il posto del parroco che normalmente celebra la prima messa per i suoi fedeli.

Bertone aveva accompagnato Benedetto XVI nella visita a Torino del 2 giugno 2010. Un’altra ostensione, altra visita del Papa: come la prossima, in programma nei prossimi 21 e 22 giugno. Nella quale Bertone ci sarà, affianco a Francesco, sicuramente nell’incontro per commemorare il bicentenario di don Bosco.

C’era un “clima organizzativo” oggi nel capoluogo piemontese. Infatti, alla stessa messa, hanno partecipato anche i vertici della Gendarmeria vaticana, che solitamente giungono in precedenza nelle città visitate dal Pontefice per organizzare la sicurezza. E oggi a Torino c’erano il comandante, Domenico Giani e i suoi strettissimi collaboratori. D’altronde la visita di Francesco sarà tra poco più di un mese.

Questa mattina a Torino anche il sindaco di Betlemme, in Italia dopo la canonizzazione di domenica di due sante palestinesi. “Nella Sindone riconosciamo la grazia che si manifesta nelle ferite di chi vive situazioni di sofferenza”, ha detto Vera Baboun, cattolica, primo sindaco donna della città.  "L’umanità tutta" - ha detto - "sia capace di raggiungere la grazia della pace per cui il Signore Gesù ha sofferto tanto”. 

Sul fronte delle iniziative – tante - in occasione dell’Ostensione, si registra l’ultimo incontro di ieri sera con l’Arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia al Cottolengo. Dove – spiegano da Torino – “è stato accolto in festa dai sorrisi carichi di gioia e speranza” degli oltre 70 malati e disabili del Centro Volontari della Sofferenza di Mantova in pellegrinaggio per l’Ostensione, ospiti negli Accueil realizzati, sul modello di Lourdes, al
Cottolengo e all’ospedale Maria Adelaide.

“Siete venuti a Torino – ha detto mons. Nosiglia – per contemplare il Volto della Sindone che ci guarda e penetra nel cuore, e ci comunica quell’Amore più grande che il Signore ha per ciascuno di noi, in particolare per chi vive ogni giorno la sofferenza”.