Ha riaperto al pubblico il Museo diocesano in Sant’Ignazio a Carpi. All’interno del consueto percorso, è allestita per tutti l’esposizione “Candor lucis aeternae”, dal titolo della lettera apostolica di Papa Francesco dedicata a Dante Alighieri nell’anno in cui ricorre il settimo centenario della morte del Poeta.

Dopo la chiusura dovuta alle restrizioni anti Covid, da martedì 4 maggio, il Museo diocesano “Cardinale Rodolfo Pio di Savoia” ha riaperto al pubblico. "La mostra parte dalle celebrazioni che, cento anni fa, interessarono Dante - si legge sul sito della Diocesi di Carpi - a cura del Circolo Cattolico Mirandolese, con il volumetto originale Gran Fiamma aperto sul contributo dell’allora vescovo di Carpi Andrea Righetti".

Risale al 1568 il volume Dante, con l’espositione di M. Bernardino Danielo da Lucca sopra la Sua Commedia, dalla biblioteca del Seminario vescovile di Carpi, proveniente da collezione privata di un vescovo o di un sacerdote.

La diocesi di Carpi spiega: "All’ingresso sono state poste due edizioni degne di nota; la prima è una riproduzione fedele della “Commedia istoriata dal Botticelli” con i disegni commissionati al pittore tra il 1480 e il 1495. La seconda è la celebre edizione del Poema con le incisioni di Gustave Dorè. Tra gli oggetti compare un piccolo ovale in metallo con l’effigie di Dante, di produzione seriale degli inizi del XX secolo; vi si accostava l’immagine di Beatrice, andata perduta ma presente nella testimonianza di chi lo ha posseduto, che ricordava il dittico appeso al muro dell’abitazione paterna.