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Cattolici e luterani ricorderanno insieme la scomunica di Lutero

Si preparano per il prossimo anno gli eventi di commemorazione della scomunica del monaco tedesco. Un altro passo nel cammino dal conflitto alla comunione

PCPUC e FLM | I vertici del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e della Federazione Luterana Mondiale durante il loro incontro annuale, Ginevra, 14 gennaio 2020 | Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità  dei Cristiani PCPUC e FLM | I vertici del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e della Federazione Luterana Mondiale durante il loro incontro annuale, Ginevra, 14 gennaio 2020 | Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani

Non sarà solo una commemorazione. Per il cinquecentesimo anniversario dalla scomunica di Martin Lutero, Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e Federazione Luterana Mondiale terranno un evento congiunto a Roma, che si terrà il 25 giugno 2021, e che ha l’obiettivo di evidenziare gli importanti risultati ecumenici realizzati negli ultimi tempi.

L’evento – spiega il dicastero ecumenico vaticano – “mostrerà come il cammino ecumenico degli ultimi decenni ha permesso di riesaminare un momento doloroso della storia in uno spirito di apertura verso il dono dell’unità, unità per la quale luterani e cattolici continuano a pregare e lavorare”.

La decisione è arrivata lo scorso 14 gennaio, quando c’è stata la riunione annuale congiunta tra la Federazione Luterana Mondiale e il Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, presieduta dal segretario generale della federazione Martin Junge e dal presidente del pontificio consiglio, il Cardinale Kurt Koch.

Durante l’evento del 25 giugno, si ricorderà anche il 500esimo anniversario della Confessione Augustana, presentata proprio quel giorno, ma nel 1530. Sono questi i passaggi per muoversi dal conflitto alla comunione, come già si leggeva nei lavori del viaggio di Papa Francesco a Lund per commemorare la riforma.

“Non possiamo cancellare ciò che è successo – ha detto il Cardinale Kurt Koch – ma dobbiamo fare in modo che il peso del passato non renda impossibile il futuro”.

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Per questo, ha aggiunto il cardinale, quando “a 500 ani di distanza guardiamo alla Dieta di Worms e alla scomunica di Lutero, non torniamo al conflitto sulla nostra via verso la comunione. Piuttosto vogliamo seguire il cammino verso la riconciliazione”.

Anche il dottore Junge ha osservato che “la storia non può essere cancellata”, ma che “come credenti, possiamo fare affidamento sul dono della comprensione, della guarigione e della riconciliazione per continuare a plasmare le relazioni tra cattolici e luterani”. Così, ha sottolineato Junge, “ricorderemo gli eventi accaduti cinque secoli fa, tuttavia non rimarremo chiusi nel passato, ma abbracceremo il futuro in cui Dio continua a chiamarsi”.

La Dieta di Worms era una riunione di principi del Sacro Romano Impero, convocata da Carlo d’Asburgo, che includeva anche una discussione con Lutero, chiamato a ritrattare poco meno della metà delle sue tesi. Lutero non arretrò, e Carlo, in nome del suo lignaggio cattolico, decise che un solo frate non poteva, in realtà, avere ragione rispetto all’insegnamento millenario della Chiesa. La decisione certificò lo scisma.

Da ricordare che una rilettura della Riforma Protestante era stata operata dal Pontificio Comitato di Scienze Storiche, con una conferenza nel 2017 in cui si notò come Lutero non arrivava in un mondo che andava capovolto, perché già molti erano i movimenti riformatori all’interno della Chiesa.