Ancora una volta una forte condanna del Papa per tutti gli atti contro la pace e la sacralità della vita umana, contro il terrorismo che ha colpito il popolo tunisino come tutto il mondo.

Papa Francesco ha espresso il suo profondo dolore per quanti hanno perso la vita nella strage di mercoledì 18 marzo a Tunisi tramite un telegramma a firma del Segretario di Stato Pietro Parolin, inviato all'arcivescovo di Tunisi mons. Ilario Antoniazzi, Papa Francesco “si unisce con la preghiera al dolore delle famiglie” delle vittime e “a tutte le persone colpite da questo dramma, così come all'intero popolo tunisino”. Il Papa “chiede al Signore di accogliere nella pace le persone decedute e di confortare quanti sono gravemente feriti”. In Tunisia le prime pagine dei siti web locali presentano alcune ipotesi di ricostruzione dell’attentato che sarebbe stato rivolto al Parlamento e solo in un secondo momento poi diretto sul Museo del Bardo a Tunisi. Ad oggi tre complici sarebbero stati arrestati, mentre un quarto uomo è ancora ricercato. Il presidente tunisino Essebsi ha ribadito che nei confronti del terrorismo non ci sarà alcuna pietà. Un “atto ripugnante e un grave crimine che non può essere tollerato” ha commentato Rafiq al-Aouni, leader del consiglio consultivo del Fronte della Riforma, partito islamico tunisino di orientamento salafita.