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Croazia, nel cuore del terremoto di dicembre arrivano le reliquie di Santa Faustina

Nella Basilica di San Quirino a Sisak, nella città colpita da un devastante terremoto a fine dicembre, sono arrivate le reliquie di Santa Faustina Kowalska e di padre Sopocko

Divina Misericordia | Un momento della celebrazione della Divina Misericordia a Sisak, nella Basilica di San Quirino | Diocesi di Sisak Divina Misericordia | Un momento della celebrazione della Divina Misericordia a Sisak, nella Basilica di San Quirino | Diocesi di Sisak

Due reliquie di Santa Faustina Kowalska, apostola della Divina Misericordia, e del Beato Michal Sopocko, colui che aiutò Santa Faustina a diffondere il culto della Divina Misericordia, sono state depositate nella basilica di San Quirino a Sisak, in Croazia, lo scorso 11 aprile, domenica della Divina Misericordia.

In una cerimonia particolarmente sentita presieduta dal Vescovo emerito di Parenzo e Pola Ivan Milivan, le due reliquie sono state deposte nella basilica dopo che don Robert Jakica, rettore della Basilica, ha letto il documento che certificava l’autenticità delle reliquie.

Le due reliquie sono state donate alla Basilica di Sisak dalle Suore di Gesù Misericordioso, congregazione religiosa fondata a Vilnius nel 1942 proprio dal Beato Sopocko, che operano nella parrocchia dal gennaio 2021.

Il vescovo Milovan, nella sua omelia, ha rimarcato che “Pasqua è la nostra speranza”, che permette di affrontare difficoltà e prove, come quelle che vive il popolo croato, che da un anno “è colpito dalla pandemia”; ma anche dai terremoti, che lo scorso anno hanno colpito prima Zagabria e poi Sisak.

Il vescovo Milovan ha ricordato che la festa della Divina Misericordia è stata istituita da San Giovanni Paolo II nel 2000, colui che “è il Papa della famiglia, ma anche il Papa della misericordia di Dio”.

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Nelle sue parole di ringraziamento, don Jakica ha sottolineato che si è trattato di un anno molto difficile perché “siamo stati colpiti da un catastrofico terremoto che ha distrutto migliaia delle nostre case, oltre trenta chiese, il centro storico di Sisak, Petrinja e Glina. È stato difficile vivere e sopravvivere il 29 dicembre dello scorso anno quando sette persone hanno perso la vita nel terremoto, tra cui la più giovane ragazza di 12 anni di Petrinja”. 

“Molti – ha aggiunto - hanno perso la casa per la seconda volta in 30 anni. Ci siamo sentiti tutti impotenti e molti si sentono ancora così davanti alla forza della natura che ci ricorda quasi quotidianamente quei giorni difficili dalla fine del 2020. Ma la Festa della Misericordia di Dio ci dice molto. La misericordia di Dio è inesauribile, ci testimonia che Dio è vivo e misericordioso, che ama ogni uomo, ciascuno di noi, indipendentemente dalla nostra appartenenza religiosa o nazionale, a non lasciare o respingere nessuno in alcun problema, anche quest'ultimo. Abbiamo vissuto un incidente, ma anche un'abbondanza della misericordia e dell'amore di Dio nei fiumi della brava gente”.

Dal 2 al 10 aprile, i parrocchiani si sono preparati con la Novena della Misericordia. Da oggi in poi, la Basilica di Sisak può essere considerata anche un santuario della Divina Misericordia.