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Dai circoli in lingua italiana e spagnoli emerge la proposta del "rito amazzonico"

Al Sinodo la proposta di creare una Chiesa locale poco "cattolica"

Un rappresentante degli indios al Sinodo  |  | Daniel Ibanez/ Aci Group Un rappresentante degli indios al Sinodo | | Daniel Ibanez/ Aci Group

Sono solo due i circoli minori in lingua italiana, ed entrambi hanno messo in evidenza nella relazione che sono state presentate all’assemblea la necessità di una maggiore difesa dell’ambiente, una necessità di affidare ai laici un ruolo maggiore, una liturgia più attenta alla cultura locale e un dibattito sulla necessità di ordinare sacerdoti degli uomini sposati.

Nel circolo italiano A si fa notare che la questione dei viri probati dovrebbe essere il tema di un sinodo specifico. Del resto “ il celibato è un dono e un tesoro. Ed è parte della novità cristiana e va proposto anche alle popolazioni amazzoniche”.

Lunghe parti delle relazioni sono dedicati ai temi sociali come lo sfruttamento della natura, la conseguente mancanza di rispetto della vita e dei diritti umani, e in alcuni casi la scarsa “profezia” della Chiesa nella denuncia di tali situazioni. Strano da dire visto che sono i vescovi stessi della regione a dirlo. Si tratta di una sorta di esame di coscienza?

Nel circolo italiano B si sottolinea la necessità della formazione e della educazione e ancora una volta si chiede un preciso rito “amazzonico”. Del resto non facile da elaborare viste le differenze tra le varie etnie della regione.

A proposito dell’ordinazione dei viri probati si esprime una “perplessità circa la mancanza di riflessione sulle cause che hanno portato alla proposta di superare in qualche forma il celibato sacerdotale come espresso dal Concilio e dal Magistero”.

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Il circolo spagnolo A riprende la riflessione dalla ecologia integrale e vede nella crisi ecologica una crisi antropologica. Si chiede di elaborare una formazione più “amazzonioca” anche nella struttura dei seminari. Una questione che sembra dovere essere risolta “dall’ alto “ mentre sarebbero gli stessi vescovi che sono al Sinodo a poter decidere il loro stesso stile pastorale formativo.

Uno spazio ampio è stato dato nella relazione al ruolo della donna nella vita della Chiesa e si chiede che ci sia un Sinodo speciale su questo tema.

Si chiede anche che i Vicariati apostolici un tempo affidati ai religiosi diventi parte delle diocesi che però devono diventare più piccole.

Diversi riferimenti alla politica e al rispetto dell’ambiente nel gruppo spagnolo portano alla conclusione della necessità di un “ volto amazzonico” da comunicare.

La proposta di un rito amazzonico sembra essere una indicazione comune insieme a quella di un ruolo maggiore delle donne. Il rischio evidente è di creare una Chiesa locale che si auto ghettizza e che dopo cinque secoli dall’inizio della evangelizzazione di fatto non si apre alla cattolicità e per paura di perdere fedeli attirati dalle sette si ripiega su se stessa.